tram e trasporto pubblico a Roma

Ultime dalla rete romana di trasporto pubblico

Anno 2011, luglio-dicembre

[gennaio-giugno][indice]


Una nuova perla

26 dicembre. La nostra collana di perle della letteratura sul trasporto pubblico si arricchisce di una nuova gemma: si tratta di un volume di Osvaldo Zannoni, dirigente ATAC a noi già noto, dal titolo Il tramsporto del tranviere (no, non c'è un errore di stampa, è proprio "tramsporto"), che vuol darci una panoramica di storia del trasporto pubblico di Roma dai tempi di Romolo e Remo ai nostri giorni (ma già che c'era poteva partire dal diluvio universale). Sul contenuto del libro trattiamo ampiamente in altra sezione del sito; non possiamo però esimerci dal riportare qui l'aulica conclusione del testo, che fa seguito a pagine di panegirico, encomio ed autocompiacimento della nostra amata azienda di trasporto:

...l'ATAC propone nuovi sviluppi al sistema di trasporto su rotaia realizzando un nuovo capolinea per la linea 2 a via Flaminia, prevedendo il prolungamento della linea 8 fino a piazza Venezia, l'ampliamento della rete di metropolitane, con il prossimo avvio del tratto B1 e con la costruzione della linea C, e la previsione di esercizio di due nuove linee tramviarie che potrebbero essere la numero 6 da Termini a Porta San Paolo e la 4 da piazza Galeno a piazza dei Gerani...

Sorvolando sullo spostamento del capolinea del 2 (inutile) e sul prolungamento dell'8 (che non è un prolungamento, del quale non si sa poi più niente), oltre che sulle metropolitane, restiamo in fiduciosa attesa dell'apertura dell'esercizio delle nuove linee 6 e 4.

Addenda. Non lo sapevamo, ma il 20 u.s. si è svolta all'ATAC una solenne presentazione di cotanta opera, alla quale hanno purtroppo presenziato nomi noti tra gli appassionati romani del trasporto pubblico, che avrebbero forse fatto bene a tenersi lontani da qualcosa che con la cultura del trasporto poco o niente ha a che fare.

Un consuntivo di fine anno

25 dicembre. Avvicinandosi la fine del terzo e passa anno di gestione Alemanno, non possiamo non osservare il contenzioso, per altro oramai usuale dell'attuale amministrazione, di promesse mancate, di lavori inutili o dannosi e di nulla di fatto, riferendoci almeno al trasporto pubblico.

31-I. Sul ripristino del servizio tramviario sulla linea 3, parole dell'assessore alla mobilità: ..le operazioni ai binari termineranno in primavera, con il ripristino del tram entro l'estate.

25-II. Ripristino del bigliettaio su alcune linee urbane e distribuzione dei biglietii da parte del conducente su altre.

20-VI. Dal Tabacchiera: a luglio inizieranno i lavori per il prolungamento della linea di tram 8 da Largo Argentina a Piazza Venezia.

9-VII. Dal Tabacchiera: inizio dei lavori per lo spostamento del capolinea dell'8 a p. Venezia entro luglio.

26-VII. Da "Roma servizi per la mobilità": ...in via di progettazione le 5 Circolari tranviarie Olimpiche (Centrale, Sud, Musica, Ostiense, Portuense) e il sistema tranviario innovativo lungo v.le Palmiro Togliatti.

5-VIII: Da "Roma Capitale News".

23-IX. Parole del sindaco: ...pensiamo ad un collegamento su ferro, ad un trenino o qualcosa di simile, che permetta alle cinque mila persone che     lavorano qui di rimanere in contatto con la città. L'ipotesi a cui si sta lavorando è quella di una metropolitana leggera"

Tra i lavori inutili* citiamo la distruzione di piazza San Silvestro, con lo sconvolgimento di tutte le linee di autobus transitanti nella zona. E che dire del ridicolo tentativo, peraltro fallito, di ammettere i veicoli a due ruote sulle corsie preferenziali? E infine com'è che della rete filoviaria dell'EUR, della quale dopo quasi cinque anni dall'aggiudicazione della gara non si vede ancora un metro di bifilare, non si parla più?

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* Tra i quali, anche se del 2010, non potremo mai dimenticare il laborioso spostamento del capolinea del 2, un lavoro eseguito per motivi inconfessabili, per il quale le risorse furono prontamente trovate, comnpletando poi l'opera cianciando di avvenuta "riqualificazione" di piazzale Flaminio.

Situazione della rete tramviaria

9 dicembre. Da fonte attendibile abbiamo appreso quanto segue:

Si andrà quindi avanti con qualche 91 e 92, le Socimi e le rimanenti Stanga, l'utilizzazione di queste ultime essendo sempre più problematica per la loro vetustà; la rete resterà quella che è, essendo impossibile  qualsiasi ripristino tramviario, come quello della linea 3 ed anche lo spostamento del capolinea della 8 è in forse (i lavori che si sono visti in questi ultimi giorni non riguardano direttamente il tram); ovviamente nemmeno a parlare di prolungamento della 8 a Termini (anche se qualche cretino seguita a sostenere che, non essendo più Berlusconi capo del governo, potrà essere installato il binario in via del Plebiscito; osservazione del web editor).

A medio termine vedremo la graduale dismissione di tutte le linee tramviarie, a cominciare dalla 2 e dalla 19 con l'eliminazione dei binari da porta Maggiore a piazza Risorgimento e in via Flaminia, per poi passare alla 8 con l'analoga eliminazione dall'altro lato di porta Maggiore e infine alle linee della via Prenestina. Del deposito di porta Maggiore non è ancora chiara la destinazione, ma probabilmente sarà ceduto a terzi o destinato ad altro impiego. E' chiaro che con questa operazione non ha più senso parlare di linea tramviaria sostitutiva di ciò che resta della Roma-Pantano.

Altra osservazione del web editor. Ci saremo finalmente liberati dal tormentone che ci perseguita da quarant'anni, dal tempo della linea ad U: il tram è bellissimo, ecologico, non inquinante, ci vuole la cura del ferro, ecc. ecc., ma... qui le rotaie no perchè i commercianti non le vogliono, lì nemmeno perche per la curva occorrerebbe tagliare tre alberi, laggiù neanche a parlarne perchè potrebbe risentirne il monumento a Fra' Cacchio da Velletri; e poi i fili impediscono la vista dei monumenti, chissà che la gente non debba morire di leucemia per i terribili campi elettromagnetici generati dai motori dei tram, il tram sferraglia, non lascia dormire la gente e chi più ne ha più ne metta.

La CNN vuole il Phileas a Roma!

21 novembre. All'indirizzo http://business.blogs.cnn.com/2011/03/07/improving-romes-transport-network/, che sembra far riferimento alla ben nota agenzia CNN, sotto l'intestazione BUSINESS360 Future Cities si trova l'altisonante titolo Improving Rome's Transport Network, cioè migliorare la rete di trasporti di Roma. Ma che gliene frega alla CNN del trasporto di Roma, vien fatto di chiedersi. Ma guardando il video che si presenta, ecco che qualcosa si chiarisce.

Il documentario (al quale abbiamo tolto l'audio per evitare di essere annoiati dalle solite litanie) inizia con una panoramica di grattacieli (su uno dei quali crescono due alberi) e passa poi al Colosseo e ad altre rovine di Roma con gente che cammina, uno che suona la chitarra, uno che fuma il sigaro, uno che mangia gli spaghetti per strada davanti al Colosseo chiacchierando a lungo; appare quindi il nostro amato sindaco che si sbraccia sul panorama del Palatino e poi discute con altro tizio, poi altra gente, semafori, di nuovo quello degli spaghetti che ha evidentemente finito di mangiare ed un signor Tom Rankin che ignoriamo chi sia; seguono due tram (Socimi) e un autobus linea 175, di nuovo il sindaco, mondezza (ma devono essere cocci di Testaccio); infine, dopo un certo Roberto Cocci, una nostra conoscenza, l'arch. Tamburrino (signore dei cinque anelli) e per chiudere, una parata indovinate di che? di Phileas, all'esterno, all'interno, al posto di guida ed anche uno dei famosi magnetini che, per mostrare di essere magnetico, salta da solo al suo posto infilandosi nell'asfalto (senza richiedere scavo).

A questo punto l'origine del documentario appare chiara, la CNN non c'entra affatto. Ma perchè il sindaco si presta a queste pagliacciate?

Documenti ATAC distrutti?

21 novembre. Un incendio in un deposito ad Aprilia avrebbe distrutto importanti documenti dell'archivio ATAC. Non saranno per caso andate distrutte le fotografie dell'archivio, parte delle quali, come è noto, erano state "rubate" dal sottoscritto?

Scontro in famiglia

20 novembre. Ennesimo scontro tra tram e treno a porta Maggiore. Ma questa volta l'incidente resta in famiglia, i due mezzi sono della stessa azienda.

Lavori per capolinea 8 a piazza Venezia (e usuali ciarlatanerie)

13 novembre. Sembra che siano finalmente cominciati i lavori per lo spostamento del capolinea della 8 da largo Argentina a piazza Venezia, spostamento che al comune si ostinano a passarlo per prolungamento della linea (e alla fine dei lavori asseriranno certamente di aver riqualificato la piazza). Non è molto, ma è già qualcosa, anche se oramai dobbiamo metterci l'animo in pace circa il mancato prolungamento della linea a Termini. Non manca naturalmente chi, proteso verso nuovi e più innovativi orizzonti, non è d'accordo, come l'amico Ercolani (si vedano alcune sue facezie), che scrive:

Sì, buttiamo un altro po’ di soldi! Il tram 8 è un sistema di trasporto antiquato e pesante. Sarebbe stato meglio sostituirlo con un sistema di trasporto più moderno, più efficiente e meno costoso...

Più efficiente e meno costoso, certamente il Phileas, per il quale l'Ercolani sembra nutrire una insana passione. Usuali ciarlatanerie, già più volte sentite.

Una fermata su un trespolo?

12 novembre. Dal sito dell'ATAC (11 novembre):

Domenica 13 novembre, lavori alla rete elettrica in viale Regina Margherita: bus al posto di tram e filobus (omissis, tanto non è interessante; ma passiamo al tratto finale) ...La fermata su via Nomentana delle linee 90 e 90D dirette a Termini, è arretrata e posta a trespolo prima di viale Regina Margherita.

Accidenti! Mi toccherà salire su un trespolo per prendere l'autobus?  Ma cosa capirà un normale utente di questa frase (che fa il paio con certe enigmatiche tabelle apparse di recente, quali "92 TERMINI (MA MB FS)"?

Incidente Roma-Lido

19 novembre. Viste le numerose chiacchiere che sono circolate sulle cause dell'incendio di un CAF sulla Roma-Lido, ci permettiamo di esprimere la nostra opinione. Un'onda di sovratensione dovuta a perturbazione atmosferica ha causato una scarica a massa sui 1500 V; sia a causa del contatto incerto che della distanza dalla sottostazione, la corrente di corto circuito non ha raggiunto il valore necessario all'apertura immediata degli interruttori della sottostazione e il corto circuito è stato quindi alimentato per un tempo prolungato. E' un fatto che capita talvolta sulle linee di trasmissione di energia ed è inutile cominciare con i soliti "come mai?", "si poteva prevedere?", ecc.

Il traffico non si è fluidificato...

7 novembre. ...permettendo ai motorini la circolazione sulle corsie preferenziali. Ma guarda che scoperta, se ne sono accorti perfino quelli del comune! La norma, a quanto pare, è stata annullata, ma ovviamente i motorini seguiteranno indisturbati ad occupare le corsie preferenziali.

Ci risiamo (capolinea a via Bresadola?)

29 ottobre. Dal sito ATAC:

Mercoledì 2 novembre, dalle ore 9.30 alle 11.30 circa, per il collaudo di vetture tranviarie, i veicoli della linea 14 verranno instradati sul percorso della linea 5, limitando il capolinea a via Bresadola.

Sta diventando un'abitudine; ma quanti (e quali?) tram dovranno mai collaudare? E a via Bresadola come faranno a invertire la marcia delle vetture del 14? Hanno installato un crossover?

Notare anche il "limitando il capolinea", cioè non si limita la linea, ma il capolinea.

Non c'è un limite alle cretinerie che al comune si inventano...

25 ottobre. ...pur di non utilizzare il tram. Dopo l'uscita del Marchi sul fatto che i tram non ce la avrebbero fatta a salire via IV Novembre e le continuate stupidaggini tirate fuori per non ripristinare il 3, ecco cosa si legge su un documento del comune che tratta di una ipotetica linea tramviaria che avrebbero dovuto costruire tra Saxa Rubra e Laurentino e che non hanno avuto mai intenzione di fare (leggere il testo integrale dell'opera:  http://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/Risposte_osservazioni_cittadini.pdf.

Nel Piano strategico della mobilità sostenibile (PSMS), approvato nel marzo del 2010 da Roma Capitale, che attualizza i contenuti di PROIMO e verifica il sistema della mobilità del PRG, il corridoio di trasporto pubblico in sede propria T3 Cinecittà- Saxa Rubra è stato ridimensionato sulla direttrice Cinecittà- Togliatti-Ponte Mammolo. Il PRG, infatti, individuava non infrastrutture, ma esigenze di collegamento tra sistemi forti di trasporto pubblico che attraverso il PSMS sono state sottoposte a valutazioni trasportistiche e analisi di fattibilità. Sul tracciato esistente, tenendo conto dei vincoli tecnici ed ambientali, non è stato possibile localizzare una stazione in prossimità delle aree riservate al tram all’interno del Viadotto dei Presidenti, che, comunque, oggi si presenta non idoneo ad accogliere le tecnologie tramviarie moderne.

Come se il viadotto dei Presidenti fosse stato costruito da Giulio Cesare! Ma ci vorreste chiarire, di grazia, quali sono gli elementi che rendono il viadotto di cui sopra inadatto al passaggio dei tram moderni (quindi la 907 ci potrebbe passare) oppure quelli dei tram moderni che li rendono inutilizzabili sul viadotto?

Ma la volete finire di tentare di prenderci in giro? Non vedete che prendete in giro voi stessi?

Niente metro C fino al 2020

24 ottobre. Da Repubblica di oggi:

La metro C sparisce dal dossier olimpico: “Impossibile completarla entro il 2020”.

Un'ottima notizia, speriamo la smettino di scavare al centro; chissà se qualcuno si rende conto dell'errore che hanno fatto chiudendo la Roma-Pantano.

Attuali e miserabili condizioni della Roma-Lido

22 ottobre (collab.). La ferrovia Roma-Lido è attualmente ancora interrotta tra Acilia e Lido di Ostia Cristoforo Colombo, sembra per la caduta della linea aerea, non si è ben capito se a causa del maltempo o per altri motivi. Inoltre sembra che un incendio, forse conseguente alla caduta di un fulmine, abbia danneggiato altri due treni, un CAF ed una MR 600; di conseguenza, di sei treni spagnoli in servizio sulla linea, ne circolano attualmente solo tre e pare che i convogli attualmente disponibili sulla ferrovia siano attualmente solo nove, ripartiti tra CAF, 500, 600 e pare due Frecce del Mare (ma chiamiamole MA 100, è meglio). Inoltre, sembra che ci siano problemi anche per immettere in servizio i treni MA200, in quanto l'USTIF pare concederà l'autorizzazione a fare servizio viaggiatori solo a patto che l'ATAC effettui la modifica di rialzare le casse per portare il pavimento all'altezza dei marciapiedi delle stazioni, applicando degli anelli sulle ralle dei carrelli, modifica che, effettuata su alcune MA100, pare abbia dato problemi, e quindi l'ATAC stessa è riluttante ad effettuare tale operazione: insomma, morale della favola è che questi treni ora non vengono affatto utilizzati, se non qualcuno sulla linea A che effettua solo sporadiche apparizioni. Con la mancanza di soldi e di treni, ci si permette il lusso di lasciare inutilizzati otto o nove convogli praticamente ancora quasi nuovi, solo perchè non si riesce a farli funzionare bene: un'azienda più seria avrebbe da tempo creato un gruppo di lavoro per risolvere i problemi di questi treni, come fecero le FS negli anni Ottanta per risolvere le grane che diedero inizialmente le locomotive E632- E633. Ci piacerebbe tanto sapere che ci sta a fare l'officina Grandi Revisioni di Magliana, gloria e vanto di questa e della precedente giunta comunale... La logica suggerirebbe, a questo punto, di riprovare ad utilizzare questi treni sulla linea B, anche per rinforzare il parco treni in vista della attivazione, l'anno prossimo, della diramazione Bologna-Conca d'Oro, visto che per circolare su quest'ultima hanno bisogno solo di modifiche minime, come il gancio di accoppiamento per traino di soccorso o manovra, che deve essere reso uguale a quello delle MB, e il comando di azionamento del pedale del train stop, leggermente diverso tra le linee A e B. In ogni caso, ormai è evidente che sia la linea B che la Roma-Lido si trovano in un periodo di crisi che, forse, quest'ultima ferrovia ebbe solo durante la guerra, e mi chiedo se mai riusciranno a venirne fuori. Sono purtroppo ormai molto lontani i tempi in cui i rotabili venivano ricostruiti ed ammodernati all'aperto, e con attrezzature praticamente di fortuna...

Morìa di uomini e mezzi

21 ottobre. Sembra che l'attivazione della prima tratta della metro B1, Bologna-Conca d'Oro, slitti a maggio 2012: la giustificazione ufficiale è che mancano treni e personale. Sembra proprio esserci una epidemia che falcidia uomini e mezzi dell'azienda di trasporto romana, dopo il fatto del 3, ecco quello della B1.

Basta con i fili del tram, vogliamo quelli delle funivie!

21 ottobre. Oggi si protesta perchè i fili del tram e del filobus deturpano l'azzurro del cielo delle città: e che succederebbe se qualcuno proponesse una rete di funivie aeree che passa su case, monumenti e simili? La cosa non sembra preoccupare chi, senza sosta, propone soluzioni "innovative" per il trasporto pubblico romano ed in particolare il sito FUNIVIA-ROMA (www.funivia-roma.it/home.htm), che per far meglio capire di che si tratta pone anche un piccolo titolo in inglese (tante volte la cosa interessasse gli oltremare)  flying cars for rome (cioè Vetture volanti per Roma: non potendo più usare le strade, utilizziamo il cielo), mentre come sottotitolo indica urban reverse engineering e qui la cosa è meno comprensbile per la presenza di quel Reverse (ingegneria urbana a rovescio? con le ruote per aria e il filo per terra?).

A parte queste facezie, il sito propone l'impiego di funivie per il trasporto pubblico a Roma:

E' meno difficile di quanto si possa immaginare una città prossima ventura in cui si veda ricombinato l'armamentario tecnologico esistente, da cittadini e amministratori che, come dopo un terremoto o una guerra, ritrovano quella strana e lucida euforia che ha sempre guidato le ricostruzioni, per un mondo semplicemente migliore di quello precedente

In questo preambolo, tra città prossima ventura, armamentario, terremoto e lucida euforia non ci capiamo niente e lo lasciamo perdere, per passare a qualcosa di più positivo:

Le funivie orizzontali connettono fra loro le altre reti della mobilità urbana. Quelle che già esistono nel mondo costano poco, trasportano notevoli quantità di persone, velocemente e per grandi distanze.

Sarà, ma queste funivie a capacità di traffico tale da poter essere impiegate nel trasporto urbano non le abbiamo ancora viste, ma visto che ci dicono che esistono nel mondo.... E si chiude con:

Per non parlare di quanto sia bello poter volare sulla città.

Certo, volare sulla città sarebbe bello (specialmente se piove e tira vento), ma bisogna anche pensare a come salire e scendere dal mezzo volante, a cosa sospendere lo stesso mezzo, a cosa ancorare ciò che sospende il mezzo, a come far circolare lo stesso. Hanno pensato anche solo a qualcuna di queste cose, quelli di funivia-roma?

Infine, vogliamo segnalare agli amici di flying cars for rome o di urban reverse engineering che, come al solito, la loro idea non è affatto nuova, secondo l'abitudine oramai invalsa di rispolverare roba vecchia spacciandola come prodotto dell'attuale ingegno: il trasporto a mezzo di funivie orizzontali fu già proposto sul finire del secolo XIX da illustri tecnici, quali il professor Fleeming Jenkin che presentò vari progetti in questo senso. Ed anche il nostro amato e mai abbastanza rimpianto Veltroni, non tendeva, nel 2008, a propinarci una funivia all'EUR?


Una funivia orizzontale (Fleeming Jenkin, 1884).

20 ottobre. [Phileas] Ma che ne è del Phileas...

Un collaudo infinito

18 ottobre. Dal giornale on line www.eur.roma.it.

Mercoledì mattina collaudo tram sulla Prenestina. Limitata la linea 14
Dalle 9.45 alle 11.30, in via Prenestina, sul tratto di binari compreso tra via Valente e viale Palmiro Togliatti è in programma il collaudo di alcuni tram del tipo Jumbo. La linea 14, quindi, verrà limitata a piazza dei Gerani, seguendo lo stesso percorso delle linee 5 e 19 lungo via Bresadola e via dei Castani. Tra via Bresadola e il capolinea di viale Palmiro Togliatti sarà attivo un servizio sostitutivo con bus identificati dalla tabella "14Bus".

Oramai siamo abituati, da quando le disgraziate 92 (sono certamente quelli i "tram del tipo jumbo"; questo stupido nome definisce ora un tipo di tram) sono apparse sui binari romani, ad incontrare con regolare periodicità vetture di questo gruppo tabellate COLLAUDO, anche rotabili che dal numero di esercizio appaiono tutt'altro che nuovi. Ma adesso siamo addirittura alla chiusura di un tratto di linea, con istituzione di linea autobus sostitutiva, per collaudare ancora questi tram! E quanti mai ne dovranno collaudare? E che faranno, li spingeranno a cento all'ora, così si fracasseranno definitivamente e non ne sentiremo più parlare? E poi, oramai è da un bel pezzo che i sullodati rotabili sono rientrati dalla famosa riparazione a Colleferro (o dove diavolo): in tutto questo tempo, l'ATAC che ne ha fatto? E infine, c'era bisogno di utilizzare la linea di via Prenestina per questa faccenda, con l'abbondanza di binari abbandonati che oramai pullulano sulla rete romana? Per esempio, se li avessero collaudati tra viale del Parco del Celio (dove c'è una interconnessione per il cambio del senso di marcia in una sede propria) e p.ta S. Paolo, non sarebbe stato meglio? Almeno ci sarebbero salite, discese e curve, queste ultime, come noto, alle quali le 92 molto si addicono.

Addendum. Da qualche parte si suggerisce che i "tram tipo jumbo" da collaudare siano semplicemente i due 9217 e 9218* che l'ATAC ha di recente ricostruito dai due inutili tram a nove elementi, chissà perchè acquistati (anche se dicono che non sono stati acquistati, ma forniti gratuitamente [figuriamoci!] dalla Fiat a scopo di esperimento). La notizia è credibile: l'ATAC (di oggi) sarebbe capacissima di chiudere al traffico parte di una linea tramviaria per provare due (diconsi due) vetture tramviarie.

* Del 9217 esiste foto, del 9218 non si sa niente di certo.

Corsie preferenziali? Roba del passato!

11 ottobre. Dalla rubrica Trasporti&Mobilità del giornale Metro:

I veicoli a due ruote potranno continuare a circolare su alcune corsie preferenziali per altri due mesi, visti i positivi risultati constatati sulla fluidificazione del traffico, ed inoltre non c'è stata nessuna riduzione di velocità commerciale dei mezzi...

Tutto a posto, quindi; nugoli di motorini e simili non intralciano affatto la circolazione dei mezzi sulle corsie. Anzi, vogliamo sopprimere queste corsie preferenziali, retaggio del passato?.

Metro B1 e tram 3, l'eterna storia

Da un collaboratore, esperto e solitamente informato ma che vuol mantenere l'incognito (scelta pessima, del tutto immotivata), riceviamo e pubblichiamo.

Sempre ascoltando le solite voci, sembra che la diramazione Bologna-Conca d'Oro della metro B entrerebbe in regolare servizio viaggiatori verso gennaio o febbraio 2012, e fin qui niente di particolarmente nuovo. Ma siccome a Conca d'Oro sarà disponibile per ora un solo binario, probabilmente potranno fare, in prima fase, un servizio di questo tipo: due treni Laurentina-Rebibbia ed uno Laurentina-Conca d'Oro, con una frequenza sul nuovo ramo di otto minuti... Dal che si deduce che il ramo in oggetto entrerà subito in crisi di capacità, e tutto questo fino a che non sarà attivato il prolungamento fino a piazzale Jonio. Ma anche dopo, come ben sappiamo, se sulla tratta in comune Laurentina-Bologna si potrà fare un treno ogni due minuti, sulle due ramificazioni Bologna-Rebibbia e Bologna-Conca d'Oro, si potrà avere un treno ogni quattro minuti, che non è certo il massimo. Inoltre, se già ora la linea B funziona con frequenza scarsa ed irregolare, vorrei sapere come pensano di gestire un linea con appunto un bivio e due rami... A Milano le ramificazioni sulle linee 1 e 2 esistono da tempo, ma là sono abituati a questo e sanno gestirle molto bene, anche perchè l'ATM milanese nonostante tutto è un'azienda molto più seria dell'ATAC romana. Addirittura si vocifera di fare invece soltanto, sempre in prima fase, un servizio a spola Bologna-Conca d'Oro e viceversa, facendo invertire la marcia ai treni a Castro Pretorio... e tutto questo senza considerare la situazione del materiale rotabile disponibile: 8 treni CAF e 31 treni serie MB, quest'ultimi ottimi ma bisognosi di revisione, non credo che basteranno, anche perchè l'idea di utilizzare i 10 treni serie MA200 ex linea A è ormai stata abbandonata, poichè quest'ultimi non hanno dato buona prova sulla linea B, tant'è che tra poco dovrebbero essere utilizzati sulla Roma-Lido, sperando che almeno là soddisfino... Staremo a vedere; in ogni caso, sarà sempre meglio della linea C, che pare non si potrà nemmeno completare fino a San Giovanni per mancanza di fondi...

Che la linea B sarà un guaio, lo ha già predetto uno che se ne intende.. A parte questo, il collaboratore ci informa anche che il ripristino dell'esercizio tramviario sulla linea 3 slitterebbe alla primavera del 2012 a causa della mancanza di conducenti e di vetture. Bene, lasciamo da parte la questione dei conducenti, cha appare semplicemente ridicola, ma veniamo alle vetture, chiedendoci (dovremmo chiederlo ai responsabili, ma quelli non si sa dove siano andati):

  1. che fine hanno fatto queste benedette 9200? In principio erano circa 50, poi si sono sgangherate, le hanno mandate a casa del diavolo a riparare, sembra siano tornate riparate (o ancora sgangherate?), ma non è sicuro, ecc. e in definitiva ne fa servizio solo una decina o giù di lì sulla sola linea 8;
  2. se le vetture non sono disponibili oggi, lo saranno fra sei mesi? e come? rispedendole chissà dove per ulteriore riparazione? o comprando in quattro e quattr'otto altri tram?

Ma volete dirci qualcosa?

Cogliamo infine l'occasione per esprimere al Tabacchiera la nostra più grande e sincera sfiducia per averci, come al solito, raccontato un sacco di balle. (oltre alla faccenda del 3, dove sono ad esempio i lavori per lo spostamento del capolinea dell'8?).

Una proposta di una associazione casalottiera

27 settembre. Dal Messaggero del 26 u,s,.

Casalotti come Tokio e per superare i problemi del traffico i cittadini propongono, provocatoriamente, al Campidoglio di realizzare una metropolitana “volante” sul modello dei treni che in Giappone corrono sui cuscini d’aria. La mobilità nella zona sta strangolando la vita quotidiana e questa mattina l’associazione casalottilibera ha organizzato un convegno (teatro della Parrocchia Terrasanta in via Boccea) per fare il punto sui lavori per l’allargamento di via Boccea ecc. ecc.

E' strano, il gran caldo è passato, ma i suoi effetti si fanno ancora sentire. Però forse Roma Capitale potrebbe considerare la proposta (a parte il fatto che in Giappone non ci sono treni del tipo citato).

Tombamento e confusione; linea 3

24 settembre. Finora ci eravamo astenuti, in attesa di qualcosa che ci chiarisse le idee, di commentare il pomposo proclama con il quale il comune ha dato annuncio dell'inizio della valutazione di impatto ambientale di quello che chiamano il "tombamento del vallo ferroviario" e che più semplicemente si traduce come interramento di alcuni fasci di binari che interessano la zona del Pigneto. In realtà nel proclama si capisce poco o niente: vi si parla di nodo di interscambio tra diversi mezzi di trasporto, tra cui le FR1, FR4 e FR6, di una futura linea tranviaria "Circolare Sud", della linea metropolitana C, di alcune linee di autobus, ecc. ecc., il tutto in modo estremamente vago e nella più grande confusione.

Allora uno si rivolge, sempre nella speranza di capire qualcosa, alla pianta allegata, ma casca male: se il proclama è vago e confuso, la pianta è assolutamente incomprensibile, è una serie di scarabocchi; in particolare la linea Roma-Giardinetti, che nel proclama non è nominata, non si capisce dove vada a finire o se forse la si può identificare con la fantomatica circolare sud.

Nota. Ma chi sarà quel cretino che ha tirato fuori la parola tombamento?

Tram 3. Dopo le insistenti voci di corridoio e i segni che ci avevano fatto ben sperare sul prossimo ripristino del servizio tramviario, sulla faccenda si sta stendendo la più fitta nebbia. Pronostico: non se ne farà niente, quanto meno a breve termine.

Aggiunta (da UTP, avv. Donzelli).

Il progetto nodo Pigneto ci fu illustrato circa un anno fa dall'ATAC:
a) la Roma-Giardinetti sparisce, cioè viene soppressa e smantellata;
b) la "circolare sud" è una nuova linea tramviaria che riutilizza parte del sedime della defunta Roma-Giardinetti (circ. Casilina-Togliatti), tutto il resto a monte e a valle viene eliminato.
Che la parte a) sarà realizzata è indubbio, circa la b) forti dubbi permangono (anzi si ha quasi la certezza che non sarà fatto niente).

Trenino, metropolitana leggera: termini che non promettono niente di buono

23 settembre. All'inaugurazione di qualcosa a Trigoria il sindaco ha detto queste testuali parole:

"Pensiamo ad un collegamento su ferro, ad un trenino o qualcosa di simile, che permetta alle cinque mila persone che lavorano qui di rimanere in contatto con la città. L'ipotesi a cui si sta lavorando è quella di una metropolitana leggera"

Ahi, ahi! Prima parla di trenino*, che non si capisce cosa sia e cosa indichi il diminutivo, poi passa a metropolitana leggera, termine oramai ambiguo che può significare qualsiasi cosa . Vogliamo vedere che ci scappa qualche mezzo altamente innovativo? Il solito Phileas?

Ma poi, ci scusi signor Sindaco, ma per Trigoria non è già in progetto un prolungamento del celebre filobus? Forse a Lei non lo hanno ancora detto? Allora guardi qui.

* Ma la vorremmo finire, una volta per tutte, con questo "trenino"? Cosa indica questo diminutivo? Perchè, ad esempio, la Roma-Lido e la Roma-Viterbo ex SRFN godono spesso di questo appellativo, mentre una corrispondente linea FS, ad es. la Roma-Nettuno o la Roma-Frascati, no? Ma poi, perchè solo al treno si applica il diminutivo in questione? Abbiamo mai visto scrivere, "autobussino" o "aeroplanino" o simili?

Ma il metano brucia senza ossigeno...

18 settembre. ...e quindi senza produrre anidride carbonica? E' quello che sembra sostenere l'ATAC, visto che sul suo sito scrive:

Oltre l´ottanta per cento per cento* della produzione di servizio effettuata con mezzi a trazione elettrica o a metano; quindi a emissioni zero. Il parco di minibus elettrici e a metano più ampio d´Italia e, in previsione il rinnovo ulteriore dei treni della metropolitana e l´arrivo di 45 nuovi filobus per la rete della parte sud della città... (lasciamo perdere il resto della notizia, di nessun interesse; è comunque bellissima la "produzione di servizio", sai quanto producono all'ATAC).

Se lo dicono i soloni dell'ATAC, c'è da crederci. Solo che da quando studiavamo a scuola ci sembra di ricordare che l'equazione di combustione del metano si scriva CH4+2O2=CO2+2H2O e quindi che tra i prodotti di combustione ci sia l'anidride carbonica; che se la combustione fosse incompleta** si avrebbe la formazione di carbon black; che in certe condizioni tra i prodotti di combustione si troverebbero anche metanolo e formaldeide... ma certo ci sbagliamo, altrimenti dove sarebbero le emissioni zero?

A parte il fatto che il primato cui si accenna dovrebbe spettare a Milano o a Torino, che hanno le due reti tramviarie più estese d'Italia, mentre a Roma all'ATAC il tram lo vorrebbero eliminare ad ogni costo e certamente ci riusciranno, anzi questa sarà l'unica cosa che riusciranno a fare. Circa i 45 filobus aspettiamo da tre anni almeno di vedere steso un metro di bifilare (segnalazione di G. Pighini).

* Ottanta per cento per cento cioè 80 su 10.000, una percentuale che certamente non può dirsi elevata.
** Caso che sugli autobus dell'ATAC è semplicemente impensabile, vista la perfetta manutenzione che quella azienda riserva al materiale rotabile.

Nodo di S. Giovanni della linea A, ma...

26 agosto. Con un tono ben adatto a sì grande comunicazione, l'Aurigemma, su Roma Capitale News di oggi ci informa che

I lavori per la realizzazione del nodo di San Giovanni che nel mese di agosto avevano interessato la linea A della Metropolitana si sono conclusi in anticipo....

e, per farci ben comprendere l'importanza dell'avvenimento, il giornale pubblica l'immagine di quello che dovrebbe essere uno dei nuovi rotabili della linea. Ma accidenti, dove l'abbiamo già visto questo treno? Mah, forse in Svizzera... (segnalazione di M. Boccaccio).

Ripristino del servizio tramviario sul 3

24 agosto. Stando alle voci che corrono, e che non dato sapere che origine abbiano, dovrebbe essere più o meno prossima la riattivazione del servizio tramviario sulla linea 3. Secondo una fonte, il doppio binario in viale Carlo Felice tornerebbe ad essere percorso come in passato, e come in passato tornerebbe la circolazione automobilistica sulla strada (sarà...); l'esercizio tramviario sul 3 interesserebbe inizialmente la tratta p. Thorwaldsen-p. ta S. Paolo, per essere successivamente esteso a tutto il percorso. Circa i motivi di questa iniziale limitazione, corrono tre voci:

  1. l'ATAC sarebbe al momento a corto di conducenti abilitati;

  2. si dovrebbero terminare alcuni interventi alle fermate in via Marmorata;

  3. si attenderebbe l'arrivo di altre vetture (da dove?), dato che le Stanga, che in caso contrario dovrebbero essere utilizzate, non sono in grado di fare servizio in viale di Trastevere (nota 1).

Un'altra fonte vorrebbe il servizio inizialmente limitato a porta Maggiore, ciò che però appare poco probabile, perchè un tale servizio avrebbe potuto essere stato attivato da tempo.

In ogni caso, nel pomeriggio del 23 u.s. è stata avvistata, in viale della Regina, una Stanga tabellata 3, p. Thorwaldsen-p.ta Maggiore.

Note.

  1. L'impossibilità dell'utilizzo delle Stanga in viale di Trastevere è nota da tempo e, secondo una certa fonte, sarebbe dovuta all'impossibilità di aprire la porta centrale in alcuni punti a causa di una non ben chiarita interferenza con delle banchine; è comunque ridicolo che una linea praticamente costruita ex novo in epoca relativamente recente non sia stata resa percorribile a quello che al momento era ancora un gruppo di vetture valide.

  2. Se le previsioni di cui sopra si avverassero, ci precipiteremmo a presentare le nostre più sentite scuse al Tabacchiera, per averlo a torto accusato di mendacio.

  3. Se poi scopriremo che il Tabacchiera ci aveva detto la verità sul 3, possiamo anche sperare che anche le restanti notizie che ci ha dato fossero vere, il che ci farebbe molto piacere.

Da Roma Capitale News

5 agosto. Abbiamo scoperto una ulteriore fonte di notizie su Roma, il quotidiano on line Roma Capitale News, che sembra una eccezionale raccolta di balle; eccone qualche saggio.

5 agosto. ATAC: A SETTEMBRE LAVORI PER IL TRAM 8, CAPOLINEA SARA’ A PIAZZA VENEZIA

In una conferenza stampa, cui ha preso parte anche il sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno, l’amministratore delegato dell’Atac, Carlo Tosti, ha annunciato che a settembre partiranno nuovi lavori per il tram 8 che collega Largo di Torre Argentina con il capolinea di Casaletto. L’intervento, il cui cantiere durerà 18 mesi, prevede una modifica del percorso con lo spostamento del capolinea da largo di Torre Argentina a piazza Venezia.

Dopo la promessa del Tabacchiera, c'è adesso quella del Tosti: se sarà dello stesso valore della prima, lo potremo giudicare fra un mese. Si nota anche che Alemanno non è più semplicemente sindaco di Roma, ma sindaco di Roma Capitale.

24 luglio. TRAM 8 E 3: LA NUOVA VITA DELLE LINEE TRANVIARIE ROMANE

Durante la convention di Roma dei dirigenti e quadri Atac si è presentato e approfondito anche l’impianto di lavori che interesseranno le linee dei tram 8 e 3. Per il primo, che collega Largo Angentina con la zona di Casaletto, si parla dell’avviamento dei lavori che porteranno finalmente al prolungamento del capolinea, che verrà spostato a Piazza Venezia, dopo i tentativi falliti delle precedenti amministrazioni – come è stato detto durante la convention.

Sembra una anticipazione della notizia del 5 agosto; peraltro, alla convention, dirigenti e quadri non si sbilanciano in previsioni di tempo.

Sono stati illustrati anche i lavori di ristrutturazione che porteranno al ripristino di un’altra linea tranviaria storica di Roma. Si tratta della linea 3 che attualmente è stata sostituita da autobus. Entro la fine del mese di ottobre, il servizio riprenderà con il ritorno in servizio di una prima tratta per poi entrare definitivamente a regime entro il marzo 2012.

Questa è sicuramente una serie di balle. Sappiamo tutti che il 3 è esercitato con autobus per la presenza del doppio binario contro mano in viale Carlo Felice e che non vi è nessun lavoro di ristrutturazione (?) in corso. Che cianciano di ripristino del servizio tramviario su una prima tratta? Che tratta? Da Belle Arti a porta Maggiore, in completa sovrapposizione al 19? O da porta S. Paolo a piazza Flavio Biondo? Due cose, tra l'altro, che se servissero avrebbero potuto essere fatte da anni. Aspettiamo il marzo 2012...

...L’amministrazione, come illustrato nel corso della convention, porterà a termine non solo la nuova infrastruttura (rinnovata negli impianti), ma mettera a disposizione anche le nuove vetture.

Ma quale infrastruttura rinnovata negli impianti? Quali nuove vetture, le 9200 riparate e più scassate di prima?

19 giugno. TRAM NUMERO 8, A FINE LUGLIO PARTONO I LAVORI SULLA LINEA

Novità per i pendolari che, da Torre Argentina si dirigono verso via del Casaletto e viceversa. A luglio partiranno i lavori di prolungamento della linea 8 del tram che mette in collegamento il centro storico e il quartiere Monteverde.

E' una anticipazione della balla del 24 luglio. Ma il più bello è la giustificazione di un ritardo che ne dà il Tabacchiera:

...I lavori inizieranno a fine luglio – ha proseguito il presidente – abbiamo deciso di aspettare per non creare molti disagi ai cittadini e visto i grandi eventi che si sono svolti a Roma: dalla Beatificazione di Papa Wojtyla all’Europride.

Ah, ecco di chi è la colpa del mancato "prolungamento" dell'8: del defunto papa! E pensare che qualcuno lo vuole fare santo!

Ma attenzione, il meglio viene adesso.

Roma, attualmente, ha sei linee di tram di supercifie. Tra queste quella più utilizzata, soprattutto dai turisti, è proprio il numero 8 perchè tocca largo Argentina, la circonvallazione Gianicolense, viale Trastevere e via Arenula. E presto, dopo i lavori dell’estate, arriverà anche alla stazione Termini. I cantieri per il prolungamento del tram 8 dureranno due anni.

Càspita, questa sì che è una grande notizia! Ma allora tutte le difficoltà del passato, a cominciare dall'impossibilità del tram ad arrampicarsi in p. Magnanapoli, agli ostacoli frapposti dalla Sovraintendenza Belle Arti per il binario in via Nazionale, alle storie infinite sui fili aerei, ecc. ecc., tutto ciò si è sciolto come nebbia al sole e l'attuale amministrazione porterà l'8 a Termini. E' proprio un successo. Ci si potrebbe però chiedere, visto che il capolinea sarà stato, nel frattempo, portato in p. Venezia, come farà il tram a raggiungere via IV Novembre? Attraverserà in diagonale la piazza o farà barba e capelli al monumento a V.E.? Oppure passerà in via dei Fori Imperiali e via Cavour, come in altra epoca da altro genio proposto? La previsione dei due anni di lavoro, cioè 24 mesi, ci sembra poi ottimistica, visto che per i 300 metri di binario necessari allo spostamento del capolinea a piazza Venezia ne prevedono 18... Ma pervicacemente si sèguita:

La decisione è stata presa dopo il referendum on line voluto dal sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno che ha chiesto ai cittadini di esprimere la propria opinione al riguardo.

Ah, c'è stato un referendum sull'8 a Termini? Peccato che nessuno se ne è accorto, ma a quanto pare il risultato è stato plebiscitario per il tram. A dire il vero, nel 2010 ad un certo punto il sindaco parlò di un referendum, ma sembrava si trattasse di decidere se spostare o meno il capolinea dell'8 a piazza Venezia e comunque la cosa apparve subito ridicola e non se ne è saputo poi più nulla. E per chiudere

Nel corso della conferenza stampa del presidente di Roma servizi per la Mobilità, Massimo Tabacchiera, sono emerse altre novità sulle linee tranviarie della Capitale, tra cui la riattivazione della linea 3.

Altra anticipazione; purtroppo è una dichiarazione del Tabacchiera.

Capolinea 8 e promesse; S. Silvestro

31 luglio. Alle promesse del nostro Tabacchiera occorre applicare la negazione logica, ossia quell'operazione che inverte il valore di una variabile binaria; se per il T. è x='fuori piove', dobbiamo assumere ~x='fuori non piove'. Ci aveva promesso l'inizio dei lavori per lo spostamento del capolinea dell'8 a p. Venezia (spostamento che lui ed altri insistono a chiamare "prolungamento") entro luglio: luglio è passato e dei promessi lavori nessuna traccia*. In realtà, voci di corridoio raccontano che al momento il capolinea resterebbe dove sta a causa del dirottamento dei fondi precedentemente stanziati verso altra grandiosa opera (chissà quale). Se è vero e il T. non lo sa, se ne deduce che non è informato su argomenti del suo lavoro; se invece è vero e il T. lo sa, c'è da chiedersi perchè ci racconta una balla.

In compenso partirà quanto prima la distruzione di p. S. Silvestro: vogliamo prendere nota della data di fine dei lavori e controllare poi quanto tempo occorre affinchè la nuova p. S. Silvestro si riduca alla stregua di S. Maria in Trastevere, Campo de' Fiori, ponte Milvio, ecc.

* E sarebbe meglio; almeno, dalla attuale posizione c'è sempre la speranza, ultima a morire, di un possibile prolungamento se non verso Termini, almeno verso il Vaticano, come era originariamente previsto. Portata a p. Venezia, la linea resterà lì fino alla soppressione.

Da "Roma servizi per la mobilità": chiacchiere a vuoto, ma attenzione al sistema "innovativo"

26 luglio.  Chi ha pazienza e vuol ridere un po' può leggersi le 40 pagine del documento che si trova in http://www.agenziamobilita.roma.it/attachments/2075_Bilancio_MOBILIT.pdf, che non è chiaro se vuole essere un panegirico per quanto si è fatto nel 2010 (in effetti il titolo dell'opera è "2010 IL BILANCIO DI UN ANNO"; un anno nel quale non si è fatto niente) o una serie di buoni propositi per il futuro. In ogni caso è il solito magniloquente  accatastamento di parole su parole, senza un preciso nesso logico; non si può nemmeno classificarlo un proclama, perchè un proclama tratta di qualcosa, mentre la cosa in questione tratta del nulla. Ecco qualche punto che ci ha affascinato.

Dopo una dotta prolusione del Tabacchiera, a noi noto come bocca della verità*, un altro tizio ci racconta di una governance moderna con impronta federalista. Che cosa sia una governance e come faccia la stessa ad avere l'impronta federalista (ma poi che c'entra il federalismo con i trasporti di Roma?), non lo capiamo; ma se governance significa, anche lontanamente, gestione e se la stessa si riferisce al trasporto pubblico romano, allora ne vediamo giornalmente il risultato. Ma andiamo avanti.

Alla prima pagina il primo capoverso ci informa che

"Roma servizi per la mobilità" in data 30 dicembre 2010 si è certificata in qualità, in conformità ai requisiti della norma ISO 9001:2008, relativamente a “Progettazione, pianificazione, supervisione, coordinamento e controllo dei processi inerenti la mobilità privata e pubblica, la mobilità merci, la logistica e la mobilità sostenibile e ciclabile all’interno del Comune di Roma".

Ma ha un minimo senso del ridicolo, questa gente? Forse i processi per il controllo della mobilità ciclabile saranno stati conformi alle norme ISO 9001 (che tra l'altro sono anch'esse una buffonata), ma di quelli per la mobilità non ciclabile farebbero bene a tacere.

Si seguita raccontandoci che

il grande obbiettivo è la chiusura dell'anello ferroviario

Ma quante volte l'abbiamo sentito, questo grande obbiettivo? Già il buon Veltroni ce lo aveva promesso di imminente realizzazione nel 2006. E' una specie di riflesso condizionato, per certa gente, la chiusura dell'anello ferroviario: appena si parla di future realizzazioni, ecco che scappa fuori la chiusura dell'anello. Ci sarebbe da far osservare, a chi ha scritto il documento, che questo benedetto anello oggi non presenta più alcun interesse: la sua originaria funzione sarebbe stata quella di collegare direttamente la Roma-Firenze con la Roma-Pisa essenzialmente per il transito del traffico merci. Adesso che le ferrovie hanno di fatto abbandonato il trasporto delle merci, che lo facciano a fare questo anello? Poi si passa ai progetti tramviari; e qui c'è veramente da ridere (o da piangere).

Nel 2010 l’Agenzia ha avviato in questa direzione un’intensa attività, a partire dal progetto definitivo di prolungamento del tram 8 a piazza Venezia...

Come al solito, si inventa una balla, in questo caso il prolungamento dell'8 che non è un prolungamento, ma un semplice spostamento di capolinea (che anzi impedisce per sempre alla linea di essere veramente prolungata come era stato stabilito all'inizio), e si seguita a diffonderla pervicacemente. Naturalmente questo "prolungamento"

...rompe un’inerzia decennale, restituisce alla città un’area di assoluto pregio archeologico come largo di Torre Argentina e proietta il terminal dell’8 verso tutte le possibili soluzioni d’integrazione con lo sviluppo della metropolitana.

Un po' come quando proclamavano la "riqualificazione" di piazzale Flaminio per aver spostato (per inconfessabili motivi) il capolinea del 2. Successivamente arriva invece qualcosa di preoccupante.

La stessa valenza assumono lo studio di fattibilità e il progetto preliminare di un sistema innovativo di trasporto lungo il corridoio della mobilità di via Palmiro Togliatti, in sostituzione dell’attuale assetto. Costituisce inoltre elemento decisivo per gli scenari futuri di collegamento urbano lo studio di fattibilità per lo sviluppo della rete tranviaria dei cinque anelli olimpici...

Tutto ciò ci è ripetuto anche in una didascalia ad una pianta che vale la pena di guardare, perchè ci ricorda tanto una analoga presentataci nel 1997:

In via di progettazione le 5 Circolari tranviarie Olimpiche (Centrale, Sud, Musica, Ostiense, Portuense) e il sistema tranviario innovativo lungo v.le Palmiro Togliatti (di collegamento tra Metro A, Metro B, Metro C e FR2).

Per quanto riguarda le cinque circolari (vedi pianta), la scemenza è tale che non merita alcun commento; è chiaro che di circolari non ne faranno nemmeno una e tanto meno c'è qualcosa in corso di progettazione: è la solita balla. Ciò che invece preoccupa è il sistema tranviario innovativo lungo v.le Palmiro Togliatti: dietro l'aggettivo si nascondono, ma non tanto, una monorotaia, un Phileas o un'altra schifezza simile; attenzione, stiamo in guardia, perchè in questo campo ci può essere qualcuno che sgancia soldi sotto banco.

Infine, ai cinque anelli si riallaccia

il progetto di trasformazione della linea ferroviaria Roma-Pantano in tramvia, la cosiddetta “circolare sud”; per quest’ultima è stato effettuato anche il progetto preliminare del nuovo capolinea tranviario di piazza dei Gerani.

Ennesima bugia, visto che l'idea è stata già scartata. almeno nella situazione attuale della zona, per varie difficoltà collegate al primo tratto della via Casuilina; chissà poi cosa progettano per piazza dei Gerani, nella quale già esiste un capolinea tramviario sovradimensionato (in realtà non progettano niente).

* Lo aspettiamo al varco: ha promesso l'inizio dei lavori per lo spostamento del capolinea dell'8 entro luglio e la fine di luglio di avvicina...

Tradizione

24 luglio. Alla STEFER o come si chiama quella là (già, oggi è ATAC) sono molto attenti alla tradizione: i rotabili dello scassato tramvetto per Centocelle portano sempre il bastone pilota e i due fanalini di coda verdi per poter segnalare "segue straordinario" (verde-verde) o "treno straordinario" (verde-rosso). Chissà se i fanalini verdi sono muniti di lampadina che si può accendere o sono finti. Le così dette autorità responsabili sarebbero capaci di imporre anche i fanalini funzionanti, visto che non hanno la minima idea della loro funzione (V. Napoli).

Piano industriale ATAC

23 luglio. Come se l'ATAC solo somigliasse ad un'industria. Non vale la pena di commentare il solito polpettone in gergo aziendal-tecno-politichese, che dice tutto, promette tutto e non si compromette con niente, parlando di core business e customer care, termini dei quali, siamo sicuri, all'ATAC nessuno conosce il significato.

22 luglio. [Phileas] E a Pescara?

20 luglio. [Phileas] Ma insomma, questo Phileas necessita o no di scavo?

Perchè ci fanno passare per "quelli cattivi"

17 luglio. Da UTP, avv. Roberto Donzelli.

PERCHÉ CI FANNO PASSARE PER “QUELLI CATTIVI“
  1. Ci occupiamo di trasporti pubblici da tanti anni. Abbiamo esaminato e sviscerato una gran quantità di questioni, raggiungento le rispettive conclusioni.
    Ogni tanto qualche questione già nota riemerge, e c’è sempre qualche sprovveduto che non sa che l’abbiamo già affrontata, anzi ci crede altrettanto sprovveduti.
    L’esperienza e la precedente conoscenza che ci consentono di avere risposte pronte vengono quindi tacciate di “pregiudizio” e “preconcetto”.
    Ma non possiamo mica far finta di non conoscere questioni che invece conosciamo benissimo. E soprattutto, non possiamo ricominciare da capo e riesaminare tutto ogni volta che qualcuno “riscopre” questioni già note e risolte, non si finirebbe più.

  2. Tutti conosciamo i promotori telefonici, noi per primi come associazione di consumatori. Spesso sono insistenti, petulanti e molesti, e l’unico modo per toglierseli di torno è mandarli a quel paese. Inutile tentare di ragionarci, non stanno a sentire e martellano con “perché non vuole cambiare gestore, perché non vuole risparmiare”; e se qualcuno è più incisivo attaccano il telefono in faccia.
    C’è poi una tecnica di vendita che si chiama “l’aspirapolvere di Nonna Papera”, che consiste nel porre l’interlocutore davanti al dilemma o acquistare il prodotto o diventare molto scortese, senza altra possibilità di scelta. Cosicché chi rifiuta è il “cattivo” della situazione.
    Chi conosce tale tecnica se ne sbatte del “politicamente corretto”, ma molti sono indotti all’acquisto per non sembrare maleducati (specie le signore anziane, da cui il nome).
    Che c’entra? C’entra.
    I sostenitori di “tecnologie alternative” vanno cercando di collocare un prodotto. E in realtà sono loro gli integralisti. Sono petulanti come promotori telefonici, non c’è verso di indurli ad esaminare loro la questione senza pregiudizi, insistono fino a sfinimento, arrivano a trattare da idiota chi rifiuta l’offerta.

  3. Guerre spaziali.
    Se noi difendiamo o rivendichiamo spazi del trasporto pubblico, ci accusano di essere integralisti e talebani. Ma gli automobilisti e i motococlisti non sono da meno. Guai a togliere spazio alle automobili o richiedere il rispetto delle regole. I motociclisti addirittura vogliono appropriarsi degli spazi del trasporto pubblico.
    Il loro retropensiero è che la motorizzazione individuale è “più importante” del trasporto pubblico. Ma abbiamo più volte dimostrato che è il contrario.

  4. Il pacatismo.
    La pretesa di imporre modi “pacati” nasconde un’altra trappola. I modi pacati e cortesi giovano “a uccellare e corre in agguato i mal cauti nemici”: questa la tattica di tal Erasmo da Narni, soprannominato per tal motivo il Gattamelata (guarda caso, a Padova sta il suo monumento). Il Pacatismo serve ad imporre il modo di pensare di una parte all’altra, la quale per esprimere il dissenso non ha altra possibilità che l’aperta ribellione; passando però in tal modo per “il cattivo”. Altra sceneggiata simile a quella dell’aspirapolvere.

Lo scritto del collega Donzelli si riferisce all'ennesimo gruppo creatosi a sostegno di una idea definibile quanto meno bizzarra, il risolvere il problema del trasporto pubblico a Roma con una rete di monorotaie sopraelevate. Le ferrovie sopraelevate sono state largamente impiegate in America fin dall'inizio del secolo XX e hanno trovato qualche applicazione in città dell'Europa centrale, ma sempre  nella funzione di rete metropolitana. L'idea di costruire una tramvia urbana sopraelevata è semplicemente ridicola: la linea urbana deve essere dotata di fermate ravvicinate e quindi in notevole numero e non potendo pretendere che gli utenti si arrampichino in salita e discesa su scale per raggiungere il piano del ferro a circa cinque metri di altezza, occorrerebbe dotare ogni fermata di scala mobile o ascensore, dispositivi che, necessariamente abbandonati a sè stessi, sarebbero rapidamente posti fuori servizio; senza poi considerare le spese di costruzione. Ci sono poi i problemi dei capolinea, delle diramazioni, dei depositi (possiamo immaginare il deposito della monorotaia sopraelevata?). Il più bello è che questi geni del trasporto urbano sostengono la linea sopraelevata in quanto non disturberebbe il traffico cittadino: quasi che il fine ultimo dei mezzi di trasporto urbano non sia quello di trasportare la gente, ma solo quello di lasciare libera la strada alle automobili! Perchè, poi, vogliano la linea monorotaia oltre che sopraelevata, non si capisce; forse vogliono risparmiare sul ferro.

E' chiaro che le proposte di costoro non avranno mai seguito, ma intanto disturbano, con la continua presentazione di proposte e simili, chi con un minimo di serietà studia o tenta di studiare delle soluzioni per l'annoso problema del trasporto pubblico a Roma; spiace notare che in questo sono anche inspiegabilmente fiancheggiati da istituzioni che avrebbero altri fini da perseguire, come ad es. l'ordine degli ingegneri.

Ennesima boiata

13 luglio. Dal sito del Comune di Roma:

In via sperimentale e per tre mesi è consentito a ciclomotori e motoveicoli per il trasporto di sole persone, ad esclusione dei quadricicli, il transito sulle corsie preferenziali riservate al trasporto pubblico istituite nelle strade di seguito elencate...

E', per il momento, l'ultimo regalo fattoci dalla giunta Alemanno, distintasi dal 2008 a questa parte per aver fatto solo cose inutili o dannose. Restiamo in attesa del primo grave e luttuoso incidente, dopo il quale assisteremo al consueto balletto delle responsabilità; nel frattempo chi avrà davvero fretta e utilizzerà, ad esempio, un taxi per andare all'aeroporto potrà trovarsi in difficoltà.

Materiale Roma-Lido

10 luglio. Sembra che entro settembre rientrino in esercizio quasi tutte le Frecce del Mare, dopo modifiche meccaniche, mentre sarebbero in corso prove con le sfortunate MA200.

Entro luglio...

9 luglio. ...dovrebbero verificarsi tre avvenimenti. Due che ci riguardano:

ed uno che non ci riguarda, ma che tratta di una vicenda che seguita a far ridere tutti:

Restiamo in fiduciosa attesa.

* Da SudNews.it: "Gli autobus del filobus di Lecce fermi in sosta, in attesa dell'accensione"...

Ma è proprio vero (Milano)?

8 luglio. Notizia che circola.

Sembra che Maran del PD abbia detto (il condizionale è d'obbligo) niente tram la sera dopo le 22 e niente nuove costruzioni di corsie riservate per la 90/91; soppressione linea 33 e sostituzione delle "carrello" (sono vetture che hanno fatto il loro tempo e non possono essere fruibili dai disabili*) delle linee 1, 5, 23 con gli Ecobus, esclusione totale dei Sirio dal centro città compresa la linea 15 gestita dagli eurotram e che farà solo Rozzano-p.le Abbiategrasso), al suo posto reistituzione della linea 65 con tanto di abbandono della tratta di metrotranvia (il sogno di Ugliano del PD che coltiva da anni) ...

Si tratta di Milano, ma se fosse vero sarebbero anche affari nostri!

P.S. - Il collega Lorenzo Ottaviano ci segnala che in realtà il provvedimento riguarderebbe solo il servizio tramviario notturno, sostituito da autobus a causa della rumorosità dei tram... Per saperne di più si veda in http://archiviostorico.corriere.it/2011/giugno/28/Notti_senza_tram_Sono_rumorosi_co_7_110628013.shtml.

* Siamo alle solite: utilissimi i disabili per far passare qualsiasi fesseria (es.: tram a pianale completamente ribassato).

Quasi da non credere: la 9217!

1 luglio. L'immagine sottostante (a sinistra), ripresa all'interno delle officine centrali ATAC il giorno 28 giugno u.s., mostrerebbe la 9217 (la prima della fila) riassemblata a sette elementi, ossia portata ad essere uguale alle restanti 92! E' incredibile che all'ATAC si siano decisi ad una sì spericolata operazione, a meno che non si tratti di una delle vetture rimesse a posto e rinumerata 9217 per non lasciare un vuoto nella serie, anche se una tale operazione presumerebbe un perfezionismo che all'ATAC sono ben lungi dal dimostrare (Vincenzo Napoli).

 


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rev. 04/01/20