tram e trasporto pubblico a Roma

Rotabili municipali

Le motrici a truck, 1919-1963


I tre tipi di motrici municipali a truck [313, 419, 645].

Le motrici a truck corto, a sei moduli

Per vedere una successiva fornitura di motrici municipali occorre attendere la fine della guerra. Nel 1919 arriva la prima serie di un gruppo di 50 motrici suddiviso in tre serie, con cassa molto simile a quella del gruppo precedente, ma dotate di truck rigido a due assi a due stadi di sospensione, che resterà lo stesso per tutto il successivo materiale a due assi dell'azienda; le dimensioni delle motrici, ancora a sei moduli con lucernario, sono le stesse delle precedenti.

Con il gruppo a sei moduli la parte elettrica delle motrici cambia radicalmente e diviene quella che resterà tipica per tutto il seguente materiale a due assi municipale: equipaggiamento a comando diretto CGE, con controller B54 in varie versioni a sette posizioni di marcia e sette di freno elettrico reostatico, senza pattini elettromagnetici. La presa di corrente passa, nel 1923, da un originario tipo di archetto ad un tipo studiato dall'ATM che, noto con il nome di archetto 1923, resterà in uso sul materiale municipale fin'oltre l'anno 2000.

Le motrici di questo gruppo sono dotate in origine di motori in parte GE249 da 39 CV, in gran parte sostituiti negli anni Venti dai CT135 da 55 CV; il freno è moderabile diretto e automatico su due condotte, con compressore assiale e accoppiatori per le rimorchiate, identico a quello della serie precedente e resterà lo stesso per tutto il materiale a due assi che verrà costruito fino al 1929. Le motrici sono subito adibite al traino di rimorchi, anche se dal secondo dopoguerra l'uso del rimorchio andrà sempre più limitandosi a quelle più lunghe delle serie successive, tanto che molte di queste saranno private degli organi di accoppiamento. Tutte le motrici saranno radiate tra il 1956 e il 1961.

La 297 nel 1921 fu modificata dotandola di porte a comando meccanico, di sedili longitudinali e di posto del fattorino fisso, per un esperimento di esazione del biglietto al passaggio, il Pay as You Enter; successivamente la 297, insieme al rimorchio 238 analogamente modificato, fu riportata nelle condizioni originarie.


Motrici 327 e 321; motr. 297 (esperim. PAYE); motr. 365 per il servizio navetta su v.le Carso (1942).

Ipotesi sulla sostituzione dei motori alle motrici a sei moduli

Escludendo le Charleroi che hanno caratteristiche proprie e le quattro motrici 281-287 che appaiono essere fuori serie, ma comprendendo le Dick, Kerr, le motrici a sei moduli sono state le seguenti.

Da documentazione ATAG, purtroppo chiaramente errata in molti dati e spesso confusa, risulterebbe che nell'aprile 1926 si hanno 35 motrici a sei e sette moduli equipaggiate con motori CT135; togliendo le 19 vetture a sette moduli che hanno questi motori fin dall'origine, restano 16 motrici alle quali i motori GE249 sono stati sostituiti dai CT135. I motori GE249 recuperati andranno a sostituire altrettanti Dick, Kerr sulle omonime ad assi radiali. Nell'agosto dello stesso anno le sei e sette moduli con motori CT135 passano a 40 e corrispondentemente le GE239 si riducono a 55.

Nel 1927 dovrebbe iniziare la sistematica sostituzione dei motori Dick, Kerr delle assi radiali con i GE249 recuperati; non è però possibile avere dati quantitativi affidabili, perchè le sei moduli restanti con motori GE249 e le assi radiali modificate sono accorpate in un unico gruppo denotato GE249 Dick Kerr, con 102 motrici; togliendo da queste le 52 che appaiono convertite in CT135, resterebbero 50 assi radiali convertite o in fase di conversione in GE249. Negli anni successivi la consistenza del gruppo va gradualmente a ridursi, forse per intervenute demolizioni.

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Le motrici a truck lungo, a sette moduli

Il gruppo seguente, entrato in servizio a partire dal 1921, consta di 54 motrici ed è suddiviso in tre serie, consegnate nel 1921 e nel 1923; le motrici sono meccanicamente eguali alle precedenti, ma con cassa allungata di un modulo e con truck di maggiore interasse. Le caratteristiche meccaniche ed elettriche delle vetture rimangono le stesse del gruppo precedente. Le vetture a partire dalla 451 hanno i predellini ribaltabili per gli accessi non utilizzati.

Anche per queste motrici a sette moduli il traino di rimorchi, normalmente utilizzato in origine anche in treni di tre vetture, diverrà eccezionale dopo la seconda guerra mondiale e le vetture saranno in gran parte private dei relativi accoppiatori. Buona parte del gruppo sopravviverà alla seconda guerra mondiale fino alla radiazione delle vetture tra il 1961 e il 1963.

Due vetture di questo gruppo, la 403 e la 409, appaiono trasformate in monodirezionali nel 1936 circa, con l'eliminazione degli organi di guida da una delle due piattaforme e gli accoppiatori dall'altro frontale, pur mantenendo gli accessi da ambedue i lati. Il motivo della trasformazione di queste due vetture non è mai stato chiarito, visto che le stesse hanno poi fatto sempre servizio in questo stato, naturalmente solo su linee dotate di capolinea ad anello; si è pensato che fossero state preparate per accoppiarle due a due in modo da formare un treno bidirezionale a capacità abbastanza elevata, da impiegarsi sulle linee con capolinea tronco, secondo una pratica abbastanza impiegata all'epoca su altre reti europee.


La motrice a sette moduli 287; motr. 395 e 453.

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Le motrici a truck lungo, a otto moduli


Da Electric Railway Journal, maggio 1927.

Praticamente senza interruzione rispetto al gruppo precedente inizia nel 1923 la consegna del più consistente gruppo di motrici a due assi acquistate a Roma: un totale di 276 motrici identiche all'aspetto, con qualche variante elettromeccanica tra le varie serie. La meccanica e il truck sono gli stessi del gruppo precedente, ma la cassa è allungata ad otto moduli ed è priva di lucernario. Tutte le motrici di questo gruppo furono fin dall'inizio utilizzate al traino di uno o, eccezionalmente, di due rimorchi. L'equipaggiamento elettrico è il CGE dei due gruppi precedenti fino alla vettura 897; dalla 899 in poi il comando è parzialmente indiretto o semidiretto, con teleruttore di linea CGE DB986, montato sotto una delle due piattaforme e controller a manovella oscillante B54P. Dalla vettura 897 in poi il compressore assiale è sostituito da un motocompressore alimentato dalla tensione di linea.

Al gruppo appartiene la motrice 547 che si presenta con un aspetto più elaborato, con finestrini di grandi dimensioni e un arredamento interno di maggior comodità per essere impiegata nel servizio turistico dell'anno santo 1925; successivamente sarà trasformata in vettura normale, ma conserverà sempre alcune differenze all'interno.

Gran parte delle motrici, tutte all'origine bidirezionali, sarà trasformata, a partire dal 1939, in monodirezionale, eliminando i comandi da una delle due piattaforme e chiudendo le porte al lato interbinario.

Il gruppo è chiuso dalle quattro vetture gruppo 800 della SRTO, che elettromeccanicamente sono eguali a quelle del primo sottogruppo. La presa di corrente è sempre stata un archetto 1923. Cinquanta motrici di questo tipo furono utilizzate tra il 1936 e il 1938 per la costruzione delle articolate MATER. La demolizione delle restanti si concluse nel 1963. Le seguenti motrici rimasero bidirezionali fino alla demolizione: 559/63/81/85-97, 689, 767-79/91, 859/63/5/9-75/9-85/89-93, 905/7/11-5, 1049/53/5.

Durante la seconda guerra mondiale l'ATAG equipaggiò, per fini non noti, alcuni treni a tre vetture con due motrici accoppiate trainanti un rimorchio, la prima delle motrici essendo una otto moduli dell'ultima serie e la seconda, comandata in doppia trazione dalla prima, una sei moduli; uno di questi treni era composto dalla 1027, con la 345 accoppiata e un rimorchio imprecisato.


Motrici 505 e 645; treno di motrice e rimorchio a otto moduli.

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Motrici municipali a truck

num. es. tipo q.tà anno costruttore lungh. largh. tara passo motori tipo n. e pot. CV contr. compr. freni
283, 285 (1) sei moduli 2 1919 Tabanelli 8400 11800 2700 GE249, CT135* 2x39, 2x55* B54 assiale P, R, M
289-305 9
307-369 32 1921 San Giorgio
371-387 9 Carminati e Toselli
287 (2) sette moduli
1 1922 Tabanelli 8800 12000 2900 GE249, CT135* 2x39, 2x55* B54 assiale P, R, M
389-437 20 1921 Soc. Elettro Ferr. Ital.
439-457 10 Siamic S.Giorgio**
459-495 19 1923 Carminati e Toselli CT135 2x55
497 otto moduli
1 1923 Carminati e Toselli 9600 2350 12500 2900 CT135 2x55 B54 assiale P, R, M
499-597 50
599-647 25 1924 Miani e Silvestri
649-687 20 Moncenisio
689-747 30 Tabanelli
749-857 55 1925 Carminati e Toselli CT136
859-897 (3) 20 Miani e Silvestri
899-1047 (4) 75 1928 Carminati e Toselli CT136K motoc.
1049-1055 (5) 4 1925 assiale

Note.
Tutte le motrici sono bidirezionali; numeri di esercizio solo dispari.
Freni: P, pneumatico diretto e automatico su due condotte; R, elettrico reostatico; M, a mano.
* Motori sostituiti su parte delle vetture del gruppo.
** Motori costruiti probabilmente su licenza GE.
(1) Si ha documentazione fotografica della sola 283; della 285 non si ha alcun dato.
(2) Non si capisce come una vettura del 1922 possa essere stata numerata in una serie del 1919, a meno che non si tratti di una ricostruzione.
(3) Motr. 897 con motocompressore.
(4) Con motocompressore e teleruttore di linea.
(5) Ex SRTO 801-804.


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