tram e trasporto pubblico a Roma

La rete tramviaria urbana

La rete SRTO negli anni di guerra (1915-18)

 

Vetture tramviarie con soli posti in piedi

Da Ingegneria ferroviaria, XIV, n. 8. 1917

La Società Romana dei Trams di Roma [Società romana tramways e omnibus], allo scopo di sopperire agli affollamenti di pubblico in certe ore del giorno e in alcune linee ove non è consentito l'uso dei rimorchi nonchè di aumentare la capacità dei treni con rimorchio in alcune linee in cui ad ore fisse si ha una grande affluenza di militari uscenti dalle caserme e dagli opifici, ha attuato un interessante esperimento di servizio con vetture a soli posti in piedi togliendo i sedili in alcune vetture di tipo a torpediniera già approvato dal R. Ispettorato Generale delle SS. FF. e fra quelle in ordinario servizio sulle sue linee.

Con questo sgangherato comunicato (cosa sono le SS. FF.?) la SRTO annuncia i due seguenti provvedimenti.

  1. Rinforzo delle molle di sospensione delle vetture per sopportare il maggior carico dovuto a 16 viaggiatori in più, pari a 16x65=1040 kg, da ripartire su quattro molle con un carico di 260 kg l'una. Le prove eseguite dimostrano che le molle rinforzate con l'aggiunta di una foglia possono sopportare permanentemente un carico molto maggiore di 260 kg.
  2. Abolizione dei sedili e impianto di due file discontinue di corrimano longitudinali disposti in modo da creare tre corridoi, dei quali il centrale destinato allo smistamento del pubblico e al servizio del fattorino e i laterali per accogliere il pubblico.

(...) A completare l'arredamento interno della vettura, alla cinghia unica centrale del campanello a tiro è stato sostituito un doppio ordine di cinghie in modo che esse risultino nell'asse di ogni doppia fila di viaggiatori (...).

Apprendiamo quindi che la SRTO impiega ancora il primitivo "tiro di cinghia" per la segnalazione da fattorino a conducente. Le vetture così modificate avrebbero portato anteriormente e posteriormente una tabella con l'indicazione solo posti in piedi. E' stato concordato con il comune che le vetture modificate non avrebbero potuto essere poste contemporaneamente in circolazione in numero maggiore di sei automotrici e due rimorchi (si suppone per linea e come avrebbero potuto portare rimorchi le torpediniere? e anche i rimorchi sarebbero stato modificati?) con orario di sussidio e mai come normale dotazione di linea.


Pianta e interno di una vettura tipo torpediniera modificata; in rosso i corrimano aggiunti
(ingrandire l'immagine a destra per osservare i particolari).

Le donne alla condotta delle vetture tramviarie

Da Ingegneria ferroviaria, XII, n. 14, 1915 e XIV, n. 1. 1917

Anche se la SRTO, prima tra le reti tramviarie italiane, avvia fin dal 1915 l'impiego di personale femminile in funzione di fattorini sulle vetture tramviarie, occorre aspettare il 1917 per vedere signore e signorine alla condotta dei tram, in questo preceduta fin dall'anno precedente dall'azienda municipale.


Anno 1915

Il motivo di questo ritardo è presto detto: mentre il parco della ATM è dotato, fin dall'inizio, di freno ad aria compressa su motrici e rimorchi, buona parte del materiale motore della SRTO, le antiquate motrici dette a terrazzini e le successive, non molto migliori, le torpediniere, sono equipaggiate col solo freno a mano, la manovra del volantino del quale richiede braccia robuste che non è facile pretendere dalla costituzione femminile. Si aggiunga a ciò che la rete della SRTO è al momento costituita da percorsi accidentati planimetricamente e altimetricamente, quali la tratta da largo Argentina a via della Scrofa per piazza della Minerva e il San Luigi dei Francesi, le rampe di via Capo le Case e di Magnanapoli, di via Giovanni Lanza ecc.

Si stabilisce quindi che il personale femminile di condotta opererà esclusivamente su materiale dotato di freno pneumatico, ossia sulle motrici del tipo Westinghouse, con un corso di formazione della durata di 100 giorni, al quale sono ammesse le fattorine già in servizio costruendo, nel deposito di porta Maggiore, un impianto dimostrativo degli impianti elettrico e pneumatico delle vetture sul quale svolgere un insegnamento pratico. Anche il vestiario delle conducenti è appositamente studiato per ridurre i rischi di impigliamento degli abiti  negli organi di condotta. Ed inoltre

in relazione alle nuove mansioni più virili occorreva dare un aspetto meno femmineo al copricapo adottato per le fattorine, senza alterare la grazia che fece della cuffia di queste il modello di quasi tutte le tramviere d'Italia.

Con buona pace delle femministe.


Anno 1917


Alla scuola conducenti; gli impianti dimostrativi.


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rev. A 09/07/20