tram e trasporto pubblico a Roma

La rete urbana di autobus

Dalla riforma tramviaria al 1934

 

Anno 1930


Piazza Venezia e piazza Esquilino, primo giorno della nuova rete; un Lancia Omicron e una autoelettrica a p.le Flaminio; autobus alla Spina di Borgo.

Il 1° gennaio 1930 si avvia la riforma tramviaria, che vede le linee tramviarie eliminate dal centro della città, sostituite da linee di autobus. La data di attuazione della riforma non è scelta a caso: il 1° gennaio è giorno festivo e la stampa decreta immediatamente un successo per la nuova sistemazione della rete del trasporto pubblico di Roma; in realtà, già dal primo giorno la rete si trova quasi al collasso a causa degli evidenti limiti dell'autobus del momento. Il parco rotabili, nonostante gli oltre 150 Lancia Omicron acquistati tra il 1928 e il 1929, è ancora del tutto insufficiente ad assicurare alle nuove linee diametrali intervalli di passaggio che consentano di smaltire almeno la metà della domanda prima soddisfatta dal servizio tranviario e di conseguenza devono essere mantenuti in esercizio i rotabili più vecchi quali gli SPA 9000 e 34; gli stessi Lancia sono deficienti per capienza e scomodi per l'utenza che ne lamenta, tra l'altro, la scarsa aereazione. A complicare ulteriormente la situazione vi è poi il rigido sistema tariffario introdotto con la riforma.


Assalto a un autobus a p. Venezia (1-II-1930); uno SPA 34 in servizio [B.701].

L’ATAG procede successivamente ai necessari aggiustamenti della rete applicandone in modo rigoroso i principi. Il 4 gennaio sono istituite tre linee diametrali barrate: due sussidi limitati delle linee EF e EP, che collegano il nodo periferico E (S. Maria Maggiore), col nodo centrale c (piazza Colonna): la terza sussidia la linea FR sull'intero percorso per l'insufficienza del servizio effettuato con le autoelettriche. In data imprecisata la linea EP barrato è prolungata a largo Argentina (nodo centrale a). Un successivo ordine di servizio precisa che la barra trasversale rossa deve tagliare entrambe le lettere. La precisazione è doverosa, dal momento che la nuova rete si sta rivelando un campo di prova per le più strane e ingegneristiche modalità di nomenclatura delle linee.

Dal 1° febbraio le linee EF barrato ed EP barrato sono ridenominate 115 e 116, assumendo la numerazione delle linee centrali di penetrazione pur rimanendo agli effetti tariffari linee diametrali su percorso limitato. Il costo dei biglietti è lo stesso, dal momento che si possono effettuare i cambi previsti ai nodi centrali. La linea 119 viene prolungata nello stesso giorno da piazza Venezia (nodo v), a piazza S. Pantaleo (nodo b), e si permette "in via temporanea e di esperimento" lo scambio al nodo B di piazza Vittorio pur non utilizzando un'ulteriore linea per raggiungerlo (rimarrà però un esempio isolato); si istituisce la linea tranviaria C15, quarto tronco della futura circolare esterna, che viene esercitata sia come radiale che come tronco di circolare, e la linea autobus 120, che funge da radiale dal Colosseo a via Cavour, e da diametrale nel rimanente tratto.

Dal primo marzo si modificano varie corrispondenze a mezzo di deviazioni di percorso: sulla linea NT, deviata per via Firenze, è ammessa la reciproca corrispondenza con le linee ST e MP; sulla linea 137, deviata per via Principessa Clotilde, è ammessa la diretta corrispondenza col nodo F (piazzale Flaminio). Viene inoltre istituito il nuovo nodo Colosseo, identificato con la lettera C, dal quale si prevede di attivare la nuova linea CP che, per motivi non noti, non potrà essere attivata prima di due mesi.

La linea 106 (l'unica radiale esercitata con autobus), è prolungata al Ministero delle Finanze: il breve tratto interno all'anello della circolare non è considerato diametrale, al pari delle linee tranviarie ivi attestate.

A marzo iniziano ad apparire le prime denominazioni ingegneristiche: le linee 120 e 136 sono fuse nell’unica linea CProsso dal nuovo nodo Colosseo (via Annia) a via Cola Di Rienzo (per capire l’effettivo significato della P rossa i romani devono però attendere un mese, quando con l’istituzione della linea CP nera si comprende il suo significato di linea Colosseo-Prati limitata dal lato Prati). Dal 20 marzo è attivo un breve servizio limitato della linea 228, che collega la stazione di Trastevere con l'ospedale del Littorio sul percorso già realizzato della circonvallazione Gianicolense: sulla base di criteri che non è stato possibile stabilire le tabelle della linea sono scritte in caratteri azzurri e la barra che taglia il numero è ordinariamente in colore rosso.

Questo 228 azzurro barrato rosso rimane in esercizio fino al 15 novembre, cambiando però due volte la propria denominazione: risulta attivo da epoca imprecisata come 228 nero barrato azzurro (cioè con la barra che non è rossa ma azzurra) e viene infine soppresso come 228 nero barrato, con la barra che da un certo momento in poi ha assunto l’ordinario colore rosso.

Unendo le preesistenti linee 116 e 137 il primo aprile si istituisce una nuova linea diametrale limitata, la EProsso (limitata dal lato Prati a piazza Cola di Rienzo, di nuovo con la lettera del nodo P non raggiunto scritta in colore rosso). La linea CP, con entrambe le lettere nere e sull'intero percorso da nodo a nodo, è attivata dallo stesso giorno sul percorso Colosseo (via Annia)- piazza Cavour: sulla CP valgono regole diverse rispetto all'ordinamento delle linee diametrali, non essendo ammessa la corrispondenza con la linea MP a piazza di Spagna (che non è un nodo centrale), e valendo per il tratto di percorso già della linea 136 (fusa nella CP limitata), la regolamentazione prevista per la tratta radiale delle linee di penetrazione pur essendo il percorso interno all’anello della circolare.

Tra i provvedimenti del mese di gennaio è documentato un servizio limitato della linea MP, denominato MbarratoP (con la barra rossa che taglia la sola lettera del nodo non raggiunto, M). Tale servizio limitato si svolge sull'itinerario da piazza della Libertà (dove lo scambio col nodo P è istituito solo il mese successivo), a via Milano (Palazzo delle esposizioni). E’ forse questo il primo dei numerosi criteri di denominazione che sono sperimentati nei primi due anni della riforma, ma il dubbio permane a causa della mancanza di documentazione che caratterizza molti di questi servizi. Esistono infatti altre immagini che testimoniano l'esistenza di linee divise in due parti, come quella sotto illustrata di due servizi limitati della linea ST che collegano piazza Colonna ai nodi S e T della circolare interna: le due linee sono denominate SbarratoT ed STbarrato con la barra che taglia la lettera S o T del nodo non raggiunto.


Linee ST, STbarrato [B.251], SbarratoP [B.761].

Dal primo giugno la linea 106 è prolungata nell’edificando quartiere Trieste, raggiungendo l’incrocio tra corso Trieste e viale Gorizia; a partire dalla stessa data, per facilitare il raggiungimento della stazione della ferrovia Roma-Ostia Lido nella stagione estiva, è istituita una linea periodica da piazzale Flaminio a Porta San Paolo, con la tabella recante la sola lettera O, che sta evidentemente per Ostia. Dal 28 ottobre il servizio della linea MP è suddiviso nelle due nuove linee diametrali M1P e M2P, quest'ultima con tabelle azzurre (verrà chiamata quindi MP azzurra mentre la prima sarà la MP nera), che collegano entrambe i due nodi Macao e Prati su percorsi diversi. Sempre il 28 ottobre si istituisce la linea 105, con denominazione centro-radiale ma che effettua un itinerario diametrale limitato da piazza Fiume (nodo S, a piazza Venezia).

Anno 1931

Dal 29 aprile 1931 viene istituita la seconda circolare tranviaria, denominata esterna e caratterizzata da tabelle scritte in caratteri rossi (sarà quindi chiamata circolare rossa); lungo il suo percorso non sono istituiti nodi di scambio, e il confine tra le zone centrale e periferica continua a rimanere l'anello della circolare interna. La nuova linea fa parte della zona periferica ed in conseguenza è modificato il servizio di alcune linee autobus con l'abbandono dell'anello tranviario di via delle Zoccolette-via del Melangolo (nodo T), mentre piazza Montanara diventa la nuova localizzazione del nodo R (che forse in questa occasione diviene Regola), con la limitazione della linea 124, che da centro-radiale è equiparata a linea radiale tranviaria; la linea centro-radiale 105 è prolungata e ridenominata SR, dato che ora è una diametrale a tutti gli effetti, collegando il nodo R con il nodo S (piazza Fiume). Si istituisce inoltre la linea BT, che pur essendo assegnata alla zona centrale, si svolge su un itinerario parallelo ma esterno ad entrambe le circolari essendo attestata a due capolinea diversi dalla localizzazione dei nodi Borgo e Trastevere (piazza Rusticucci e piazza Mastai). Sia la BT che la SR resteranno scarsamente utilizzate; la BT sarà soppressa dal 1° dicembre, mentre la SR sarà fusa con altre linee nel maggio del 1932.


Un Lancia Omicron con tabella della linea BT [B.441].

Il 19 agosto è istituita la linea 136 (la seconda con questo numero) da v.le Mazzini a piazzale Flaminio. Segue l’istituzione di numerose linee periferiche: dal 10 ottobre la borgata Primavalle è collegata alla Madonna del Riposo dall’autobus 235, al quale si aggiunge un 235 barrato tra la Madonna del Riposo e Forte Braschi; l’istituzione del 235 porta alla limitazione della linea tramviaria 34. Il 23 dello stesso mese la zona delle Tre Fontane è collegata a San Paolo dall’autobus 223.

Dal 1° luglio l'ATAG ha assunto l’esercizio dell'autolinea Roma-Tivoli sostitutiva della tranvia a vapore; il suo servizio limitato a Settecamini diviene una linea autobus periferica speciale, la 210.

Anno 1932

All’inizio del 1932 l’ATAG avvia un esperimento di servizio ad agente unico sulle vetture autobus. Nello stesso anno, per l'ampliamento del parco degli autobus turistici, l'ATAG istituisce una serie di collegamenti mirati alle esigenze dei turisti e allo svago dei romani: il 10 agosto vengono istituite alcune linee che consentono di raggiungere il giardino zoologico: una circolare, denominata ZOO nera e rossa e due centrali in partenza da largo Arenula e dal Nodo Esquilino, ZOO-Arenula e ZOO-Esquilino, mentre quattro giorni dopo prende il via la Linea dei Parchi, un percorso circolare che da via Milano permette di raggiungere le ville storiche della città: quest'ultima sarà esercitata dalla primavera all'autunno nei soli giorni festivi, mentre le linee per il giardino zoologico saranno definitivamente soppresse alla fine dell'anno.

In collaborazione con la STFER dal 15 luglio al 15 settembre è istituita una linea denominata Treni celeri Castelli, esercitata con autobus e autisti dell'ATAG e fattorini della STFER: questo servizio collega con orari appositamente dedicati le corse celeri estive della rete tranviaria dei Castelli romani sul percorso piazza Venezia-piazza S. Giovanni, senza fermate, e possono utilizzarlo i soli viaggiatori che siano in possesso di un valido titolo di viaggio rilasciato dalla STFER.

Nel mese di agosto è istituita una linea senza numero formalmente periferica (zona C), che collega la Borgata Fogaccia con la Madonna del Riposo, mentre la linea BT è limitata a piazza S. Maria in Trastevere.

Dal 23 maggio l’ATAG predispone alcune modifiche al servizio delle linee diametrali ST e NT. La ST è prolungata al nodo N (porta Pia), per un breve tratto del corso d'Italia e dovrebbe assumere la denominazione N(S)T (Nomentano-Salario-Trastevere). Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore il primo giugno insieme alla fusione delle linee diametrali NT e SR in una nuova linea da denominarsi S(NR)T (Salario-Nomentano-Regola-Trastevere). In altre parole, la linea SR

...modificando il suo percorso iniziale da piazza Fiume (nodo S), raggiungerà pel Corso d'Italia il piazzale di Porta Pia (nodo N), e per la via XX Settembre, piazza S. Bernardo, via delle Terme, si instraderà sul suo normale percorso che manterrà sino al largo di Monte Savello (nodo R), oltre il quale proseguirà per il Lungotevere Cenci sino al nodo T.

Con questa sistemazione, comunica successivamente l'azienda, dovrebbe essere soppressa la linea NT. La nuova denominazione deve però apparire assurda alla stessa azienda se il giorno seguente l'ATAG emette un ulteriore ordine di servizio relativo alla linea S(NR)T, nel quale viene precisato che essendo la linea una fusione delle preesistenti NT e SR, la denominazione dovrà essere ST (Salario-Trastevere): di conseguenza la linea N(S)T dovrà essere denominata semplicemente NT, dal momento che collega porta Pia con via Arenula su diverso itinerario rispetto alla precedente linea NT, che va quindi considerata come soppressa (la precedente ST è per contro da considerarsi linea modificata). Dal 3 giugno, poi, la NT è rinforzata da una NT barrato tra piazza Fiume e largo Chigi sul precedente itinerario della diametrale soppressa.

Non possiamo fare a meno di definire le sigle inizialmente previste per NT ed ST un episodio di assurdo e cervellotico ingegnerismo. A parte la difficoltà di scrivere tutti i caratteri N(S)T o S(NR)T sul limitato spazio centrale delle tabelle in legno di allora, ci si può figurare un romano che dice Mo’ piglio l’enne-esse-erre-ti per andare a Monte Savello o un controllore che deve dare una simile indicazione a un utente? Per quanto riguarda la NT barrata, poi, l’ordine di servizio relativo alla sua istituzione ancora precisa che la barra deve coprire entrambe le lettere N e T: si deve quindi ritenere che ancora fossero esercitate linee diametrali limitate identificate con la barra che tagliava una sola lettera della denominazione.

Dall’8 ottobre inizia l’esercizio della linea 220 dal Colosseo per l’Appia Antica, fino alla tomba di Cecilia Metella; il 24 è istituita una linea sussidiaria del 106, la 106 barrata azzurra, da piazza Fiume a piazza Trasimeno, praticamente sull’itinerario del 1930 della precedente linea, da tempo prolungata al quartiere Trieste.

Anno 1933

 Il 16 gennaio è istituita una nuova linea nel quartiere Monte Sacro, la 207 da piazza Sempione a via dei Prati Fiscali angolo via di Val Melaina, attraverso il viale Tirreno; a Monteverde Vecchio è istituita la 231 barrato in rinforzo al 231, mentre la NB è prolungata da ponte Vittorio Emanuele a piazza San Pietro, dove fa capolinea accanto alla MB. Il 16 gennaio la linea 106 ha il capolinea esterno portato allo sbocco delle vie Eritrea, Asmara e Sant’Agnese (attuale piazzale Annibaliano); due giorni dopo, il 18 gennaio, la 106 barrata è spostata, come capolinea interno, all’imbocco di via Calabria.

Dal 21 aprile, per facilitare il raggiungimento della ferrovia Roma-Ostia (ora Roma-Lido) a porta San Paolo, alcune corse della linea FR sono prolungate alla stazione stessa ed assumono la denominazione FL, Ferrovia-Lido. Dallo stesso giorno ad Ostia Lido è istituita la LP (Lido-Pineta), che collega la piazza della stazione con il piazzale Lutazio Catulo (oggi piazzale Mediterraneo, ingresso della pineta di Castelfusano), mentre la linea locale entro Ostia, denominata LO, è anch’essa prolungata a Castel Fusano, con i caratteri delle tabelle che passano dal nero all'azzurro. Dal 15 maggio l’ATAG si sostituisce alla SEFI e alla SITA nella gestione di un collegamento in Ostia Lido, dalla stazione all’idroscalo Carlo del Prete, che assume la sigla LI, Lido-Idroscalo; la nuova linea copre anche il percorso della linea locale LO, che è pertanto soppressa; dal 28 giugno è istituita la linea sussidiaria LI barrata sul precedente percorso della LO. La linea distaccata Ostia-Fiumicino, fino ad allora esercitata come collegamento speciale, è trasformata in linea ordinaria e ridenominata LF (Lido-Fiumicino), mentre a Roma è istituita un'ulteriore linea autobus, la 226, sul percorso via Ostiense (Mercati generali)-stazione Trastevere, che svolge il ruolo di collegamento per la stazione di porta San Paolo. Dal 1° agosto ha inizio un collegamento tra la pineta Sacchetti e la Borgata Fogaccia con la linea 235, mentre la preesistente 235 è conseguentemente denominata 236.

Con l’attivazione delle linee FL, LI e LO si inaugura la consuetudine, destinata a durare decenni, di denominare con la lettera L le linee del settore di Ostia e quelle che a Roma hanno a che fare con la stazione della sua ferrovia. Le tabelle di tutte queste linee e di quelle speciali estive sono scritte in colore azzurro, ora però con un significato ben preciso, poiché l’azzurro è il colore del mare, mentre le eventuali barre saranno sempre dipinte nell’ordinario colore rosso.


Autobus Lancia Omicron a Ostia.

Anno 1934

Il 21 aprile le linee NT ed ST  sono prolungate da via Arenula risp. piazza Monte Savello a piazza Sonnino e al ministero dell'Educazione nazionale. Il 28 ottobre l’istituzione della linea tranviaria 33, da piazzale Flaminio a via della Giuliana porta alla soppressione della linea 136, mentre la 223 è prolungata dalla basilica di San Paolo per via delle Sette Chiese fino a San Sebastiano sull’Appia Antica; la linea 130 è portata da piazza Santa Maria in Trastevere a piazza Mastai e il capolinea della 210 è spostato verso l’interno della città, portandolo a piazza delle Crociate.

Due giorni dopo inizia il servizio di una linea circolare istituita «allo scopo di facilitare al pubblico la visita della nuova via del Circo Massimo»: denominata Anello delle vie imperiali, partendo da piazza Venezia si percorrono, nei due sensi, le nuove vie dell’Impero e dei Trionfi; la linea è inaugurata col convoglio automobilistico di motrice e rimorchio, ma sarà poi esercitata di solito con gli autobus a due piani scoperti fino al 7 gennaio.

Circola, sulla linea CP, il primo autobus con alimentazione a gasogeno.


La linea "Anello delle vie imperiali": a sinistra il convoglio di motrice e rimorchio in via della Greca,
a destra autobus due piani scoperto nell'attuale v.le del Circo Massimo.


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rev. B2 02/04/21