tram e trasporto pubblico a Roma

La ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone

Materiale rimorchiato (1915-1956)

Rimorchiate gruppi 010-020
Rimorchiate ex FAA
Rimorchiate gruppo 30
Rimorchiate gruppo 01
Rimorchiate urbane gruppo 050
Rimorchiate urbane gruppo 080
Rimorchiate urbane gruppo 100
Rimorchiate urbane gruppo 120

Rimorchiate gruppi 010-020 (le "Breda")

La dotazione iniziale della linea consta di 12 rimorchiate di costruzione Breda, a due assi radiali con passo rigido di circa 4 metri, numerate 011-016 e 021-026, tutte con 30 posti di terza classe, con cassa a cinque moduli e porte di intercomunicazione; la differenza tra le due serie sembra essere solo la presenza di cancelletti o di porte agli accessi; le 011-013 disponevano anche di un piccolo vano postale. Sono tutte entrate in servizio nel 1915. Le vetture sono munite di impianto di illuminazione alimentato a 800V dal dinamotore della motrice; non si ha riscaldamento.

Alcune fonti vorrebbero le 021-026 entrate in servizio nel 1919, ma ciò appare poco probabile in quanto con sole sei rimorchiate e dieci motrici extraurbane non si sarebbe potuto offrire un servizio sufficiente.


Le rimorchiate 014 e 025 in immagini di fabbrica.

Modifiche eseguite sui rotabili.

L'elevato valore del passo rigido delle vetture non si rivelerà adatto al tormentato sviluppo planimetrico della linea, dando anche luogo a svii e ribaltamento delle vetture nelle curve; nel primo semestre del 1926 si avvia pertanto la trasformazione dei rotabili sostituendo gli assi radiali con carrelli che la SFV costruisce nelle proprie officine di Centocelle; da documenti aziendali (cessazione dell'obbligo di avere le rimorchiate 011-026 in coda ai treni) la trasformazione sembra essere completata nel 1934, ma è probabile che già da qualche anno prima tutti i rimorchi siano stati modificati.


Carrello di costruzione SFV.

Sempre nel 1926 si ha la trasformazione dell'impianto di illuminazione da 800V con due serie di otto lampade a 1600V con un'unica serie di 12 lampade e l'installazione del riscaldamento elettrico, effettivamente utilizzato a partire dal 1929; le rimorchiate sono quindi dotate di torrette e pertiche alle estremità.

Si vedano in L'alimentazione del circuito luce delle rimorchiate nel primo periodo di esercizio alcune considerazioni sull'argomento.


La rimorchiata 021 ancora a due assi e la 023 dopo trasformazione a carrelli.


La 025 nel 1955; la 022 nel 1959.

Le 12 rimorchiate risultano tutte in servizio nel 1955, mentre nel 1963 risultano mancanti 9 vetture e restano in servizio le 014 e 015 per il servizio locale Fiuggi-Alatri e la 013 ferma di riserva a Genazzano.

Rimorchiate ex FAA

In epoca non precisabile, ma sicuramente dopo breve tempo dall'apertura dell'esercizio, la SFV pone in servizio quattro rimorchiate a carrelli derivanti dalla trasformazione di altrettante automotrici a vapore di costruzione Ganz della Società per le Ferrovie Adriatico Appennino (FAA, linee Porto San Giorgio-Fermo-Amandola e Ferrovia Sangritana); non è noto il motivo di un tale provvedimento, ma quasi certamente è da mettere in relazione alla scarsa qualità di marcia delle rimorchiate ad assi radiali. Si tratta di due rimorchiate miste da 8 posti in I classe e 29 in terza e di due rimorchiate di terza classe; ai rotabili sembra siano stati assegnati numeri risp. nelle serie 70 e 60. Queste rimorchiate faranno servizio sui treni extraurbani fino al 1921; nel 1928 saranno trasformate in carri pianale per il trasporto di rotaie.

Rimorchiate gruppo 30 (le "Tabanelli")

Nel 1921 entrano in servizio dodici rimorchiate a carrelli per il servizio interurbano, numerate 31-42. Sono di costruzione Tabanelli, originariamente con due accessi di estremità e un accesso centrale con porte a battente; la cassa è quindi divisa in due parti, risp. di 6 e 7 moduli con finestrini di piccole dimensioni; nella parte a 7 moduli è compresa la ritirata e pertanto la capacità risulta eguale nelle due parti della vettura, con 36 posti di III classe o con 18 di prime e 18 di terza. Le rimorchiate miste sono numerate con numeri dispari, quelle di III classe con numeri pari. I carrelli sono del tipo Diamond. Saranno trainate a preferenza dalle motrici gr. 430 o dai locomotori.


Treno con loc. 11 e due rimorchiate Tabanelli.


Officine di Centocelle. La rimorchiata 38 allo stato originario; la 33 nel 1952 in uno stato intermedio (eliminato accesso centrale); la 35 nella forma definitiva (1952).

Modifiche eseguite sui rotabili.

A partire dal 1926, come per le rimorchiate Breda, si ha la trasformazione dell'impianto di illuminazione da 800V a 1600V l'installazione del riscaldamento elettrico; le rimorchiate sono quindi dotate di torrette e prese a verga alle estremità.

Le casse delle rimorchiate risultano sottoposte a modifiche sostanziali due volte:

Una vettura fu trasformata in sola I classe per i treni rapidi Roma-Fiuggi e rinumerata 30, non è noto se dopo la riconversione in III classe abbia ripreso il numero originario.

Nel 1953 risultavano in esercizio 11 rimorchiate, mentre nel 1963 ne restavano 8 di cui 5 fuori uso (35, 37, 40-42) e tre utilizzabili delle quali la 38 impiegata nel servizio locale Fiuggi-Anagni e le 32 e 34 di riserva a Genazzano.

Rimorchiate gruppo 01

Nel 1926 la SFV acquisisce tre rimorchiate per servizio extraurbano numerandole 01-03. Di costruzione Carminati e Toselli, presentano parecchie innovazioni tra le quali la larghezza di 2400 anzichè di 2200 mm, ciò che ne ritarderà di non poco l'effettiva messa in esercizio per una serie di formalità burocratiche (tra l'altro si volle che la SFV installasse delle barre ai finestrini che limitassero la capacità di sporgersi ai passeggeri). Le tre vetture erano una di III classe a 6 moduli e due di I classe a 5 moduli, con un piccolo compartimento bar. Le vetture entrano in servizio nell'agosto 1926; sono dotate fin dall'inizio di impianto di illuminazione e di riscaldamento a 1600V con prese di corrente di estremità a torretta e verga. Saranno principalmente utilizzate per i così detti rapidi della SFV e della STEFER ("treni di lusso"), al traino di un locomotore gruppo 1 fino al 1960 circa, quando, trasformate in motrici, passeranno a far parte delle composizioni bloccate gr. 01 per servizio urbano.


Rimorchiate 02, 03.

Rimorchiate urbane gruppo 050

Nel 1925, poco prima dell'immissione in servizio delle motrici gr. 420, inizia la fornitura di un consistente lotto di rimorchi più piccoli dei precedenti, di classe unica, destinati ad entrare in composizione ai treni per servizi locali e urbani. La fornitura dei 24 rimorchi a quattro assi, numerati 050-073, si protrarrà fino al 1934 secondo il seguente schema:

1925 1926 1928 1930 1934
Carminati e Toselli Casaralta Carminati e Toselli SFV
050 051 052 053 054 055 056 057 058 059 060 061 062 063 064 065 066 067 068 069 070 071 072 073

Queste rimorchiate saranno impiegate praticamente su tutti i tipi di treno, al traino di tutti i tipi di motrici e saranno talvolta utilizzate anche in composizione ai treni extraurbani. Dopo il 1959 saranno utilizzate quasi tutte nella costruzione dei treni urbani bidirezionali gr. 420; solo la 053 sarà ricostruita più o meno nelle condizioni di origine per utilizzarla in servizi locali, cosa che poi non avverrà e la vettura finirà per non circolare più. La vettura 072 scompare dopo il 1960, mentre per un certo periodo circola una rimorchiata con il numero 070B.

Le diverse serie, pur differenziandosi in piccoli particolari, hanno in comune una cassa a cinque moduli con accessi di estremità chiudibili solo da cancelletti di metà altezza, l'assenza di porta di intercomunicazione e i carrelli Diamond, sembra presenti solo sull'ultima serie. Sono previste fin dall'inizio con impianto di illuminazione a 1600 V.


Rimorchi 057, 070B, 052.


La 053, vettura ricostruita e mai utilizzata, al deposito di Centocelle (1978).

Rimorchiate urbane gruppo 080

Con il raddoppio della linea fino a Grotte Celoni e l'ampliamento di quest'ultima stazione a servizio delle officine Breda sulla via Casilina, la SFV acquista nel 1940 sei rimorchiate a carrelli per servizio urbano di maggior capacità delle precedenti, numerandole 081-086; saranno impiegate di preferenza al traino delle motrici gr. 430 e 410.

Dopo la guerra saranno utilizzate per lo più come rimorchi attrezzati nei treni reversibili con motrici gr. 200, per essere poi convertite in rimorchiate pilota per i treni urbani bidirezionali nel 1959-60.

Le rimorchiate sono di costruzione Carminati e Toselli. con cassa a sei moduli con accessi di estremità chiudibili solo da cancelletti di metà altezza, senza porta di intercomunicazione; i carrelli sembrano muniti di traversa oscillante.


Immagine di fabbrica della rimorchiata 081.

Rimorchiate urbane gruppo 100

Un altro ordine di rimorchiate per servizio urbano di grande capacità si ha nel 1941, con dieci vetture numerate 101-110, che risultano essere i primi rotabili della Fiuggi dotati di porte meccaniche a comando elettropneumatico. Saranno preferibilmente trainate da motrici dei gruppi 430 e 410, inizialmente adattate con una condotta in più per la carica dei serbatoi di comando delle porte dei rimorchi, condotta che fu poi soppressa. Nel 1959-60 cinque dei dieci rimorchi sono convertiti in motrici e utilizzati, insieme ai restanti cinque trasformati in rimorchi pilota, per la costruzione dei treni urbani bidirezionali gruppo 100.

Le rimorchiate sono di costruzione Casaralta, con cassa a sette moduli con accessi di estremità dotati di porte a libretto a quattro ante, a comando elettropneumatico, senza porta di intercomunicazione; i carrelli appaiono simili a quelli del gr. 080.


Treni con rimorchi gr. 100 al traino di motrici 430 (via Giolitti, Roma Laziali).


Rimorchio gr. 100.

Rimorchiate urbane gruppo 120

Nel 1956 entrano inaspettatamente in servizio tre nuove rimorchiate per i servizi urbani, numerate 121-123, identiche ai rimorchi pilota gr. 111 utilizzati nelle unità bloccate 460/470.

tdL'acquisto, da parte della STEFER ex SFV, di tre rimorchiate a carrelli quando già da tempo erano in servizio i treni bloccati gr. 460/470 e le elettromotrici articolate gr. 800, appare quanto meno singolare e ricorda l'analogo acquisto delle tre rimorchiate gr. 01 nei tardi anni Venti.

Le rimorchiate sono di costruzione Casaralta. con cassa a sette moduli e accessi come per il gruppo 100. I carrelli sono di struttura simile ai carrelli FS tipo 24. Nel 1959-60 i tre rotabili saranno trasformati in rimorchi pilota da accoppiare alle motrici ricavate dalla trasformazione delle rimorchiate gr. 01.


Rimorchiate gr. 120 e 100.

Riepilogo dati del materiale rimorchiato 1915-1956

num. es. anno q.tà mecc. rodiggio lungh. largh. passo carr. interp. tara nota
011-016, 021-026 1915 12 Breda 2 10700 2200 - -  
1926 2-2 1400 5060 10,1 1
2 Ganz 2-2 10580 2200 1200 6020 2
2 14100 8280
31-42 1921 12 Tabanelli 2-2 13510 2200 1400 7000 13
01, 02 1926 2 Carminati e Toselli. 2-2 12000 2400 1500 8000 11,5
03 1 11900 7900 11,7
050-069 1925-30 20 ved. sopra 2-2 10880 2200 1500 4800 9
070-073 1934 4 SFV 10
081-086 1940 6 Carminati e Toselli 2-2 12840 2200 1500 7500 11
101-110 1941 10 Casaralta 2-2 14210 2200 7500 15
121-123 1956 3 Casaralta 2-2 14410 2200 1800
gr. 70? 8 14 3
Note. Per tutti i rotabili: rodiggio Bo-Bo; freni diretto e automatico. Misure in mm e t.
1. Ricostruzione a carrelli.
2. Ex automotrici a vapore FAA.
3. Noleggio da Calabro-Lucane
.

Durante la seconda guerra mondiale fu anche utilizzato un certo numero di carrozze a due assi provenienti dalle ferrovie Calabro-Lucane.


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rev. A 19/11/20