tram e trasporto pubblico a Roma

Rotabili filoviari

Un viaggio eccezionale dell'autofilobus 7001

Ved. anche Corriere dell'Umbria

Le notizie sull'immissione in servizio e sul primo esercizio dell'autofilobus sono abbastanza contrastanti. Le fonti ufficiali raccontano sempre il glorioso viaggio che l'autofilobus 7001 avrebbe fatto, spostandosi con i propri mezzi da Milano a Roma, senza aggiungere altro. Esiste però una serie di ottime immagini fotografiche che mostrano il 7001 in mezzo alla neve in località Villa Col de' Canali, un paese sulla via Flaminia in provincia di Perugia; il 7001 vi appare indiscutibilmente nuovo e se ne potrebbe dedurre che per andare da Milano a Roma l'autofilobus sia passato, forse per qualche mostra, da Perugia o da qualche altra città ed in tal caso ancor più ammirevoli sarebbero state le sue doti di marcia, anche tenendo conto delle non poche difficoltà che la neve alta sembra provochi nella località di cui sopra. Tutto ciò contrasta molto con il contenuto di una lettera inviata dall'Alfa Romeo all'ATAG, su richiesta di quest'ultima, in data 8 marzo 1938, nella quale si elencano i difetti e gli inconvenienti presentati dall'esercizio con le vetture 7001-7005 dal 14 gennaio al 4 marzo 1938, inconvenienti anche gravi, dei tipi più disparati, elettrici e meccanici, che il più delle volte le immobilizzano, in vista dei quali si deduce che per quasi due mesi le tre vetture hanno effettuato si e no una quindicina di giorni di servizio. Appare quindi per lo meno strano che la 7001 abbia potuto portare a termine un viaggio in pieno inverno da Milano a Roma, passando sui valichi appenninici; peggio ancora, se nello stesso viaggio avesse dovuto passare per Villa Col de' Canali, con le condizioni meteorologiche che le fotografie ci documentano. Certo è che nell'inverno del 1938 gli abitanti della frazione di Villa Col de' Canali, dovettero restare allibiti a vedere un curioso veicolo in difficoltà nella neve.


Immagini, forniteci dall'archivio ATAC e dall'ing. Saglio, figlio dell'inventore delle MRS, che restano a documentare l'eccezionale viaggio del 7001.

D'altronde, è da notare che anche per la vettura 7003 si trova in altra corrispondenza la notizia che la stessa è giunta da Milano a Roma su strada con i propri mezzi, in 17 ore di viaggio, tempo veramente eccezionale per un veicolo di più di 12 tonnellate con una potenza di soli 125 CV sul diesel (quanta ne sarà arrivata alle ruote con i rendimenti di dinamo e motori elettrici?), in relazione alla strada percorsa, con i valichi appenninici da superare.


Forse prima della partenza.

Osservazione. Come è noto, in quegli anni i filobus non erano dotati di targa regolamentare, forse in considerazione del fatto che potevano fare servizio solo se collegati alla rete di alimentazione urbana. A rigore di logica, ciò non avrebbe dovuto avere valore per gli autofilobus, che, dotati di motore termico, avrebbero potuto circolare liberamente ovunque; ciò nonostante anche gli autofilobus erano senza targa e si arrivava quindi alla situazione, apparentemente assurda, di avere dei veicoli su gomma in grado di viaggiare da una parte all'altra della penisola, anche negli abitati, senza una targa di identificazione. Se il 7001 fosse stato coinvolto in un incidente, per es. a Villa Col de' Canali, cosa avrebbero riportato nella constatazione dei fatti? Il numero 7001, che magari era in sovrapposizione con altri 7001 in esercizio su altre reti? e se l'incidente fosse avvenuto nel 1941 quando già circolava a Roma il tram 7001?

Inconvenienti nelle prove delle prime vetture diesel-elettriche.


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rev. C1 01/01/21