tram e trasporto pubblico a Roma

La ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone

Carri merci e ausiliari, locomotive a vapore (1915-21)

 


Treno merci a Fiuggi.

Carri merci

La ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone dispone, fin dalla fase di costruzione, di numerosi carri merci di vario tipo, utilizzati anche durante i lavori; negli anni successivi il quantitativo di carri aumenta fino a raggiungere un totale di 215, ripartito in 100 carri a basse sponde, 50 ad alte sponde e 65 chiusi, tutti a due assi, in parte muniti di freno a mano con posto per il frenatore, in parte muniti di solo freno a mano, altri, infine, del tutto privi di freno; i carri risultano costruiti da varie ditte: Breda, Officine Meccaniche Romane (già Tabanelli), Officine di Casaralta, Orenstein e Koppel, MAN.

Nel 1923 dieci carri ad alte sponde, i 301-310, sono muniti di freno Westinghouse per la formazione di treni misti o merci con prestazioni dei treni omnibus. Alcuni carri, nel tempo, sono trasformati in veicoli di servizio con varie utilizzazioni: carri soccorso, carri spartineve, carri scala per ispezione della linea aerea, carri per trasporto rotaie, carri serbatoio, ecc.

Peraltro, già a partire dal 1936, ha inizio la progressiva cessione di gruppi di carri, in primo luogo 20 carri chiusi al governo dell’Eritrea. Nel 1938 sono ceduti ad altra azienda un lotto di 30 carri ad alte sponde (tra cui i 301-305, 307-310) ed uno di 10 carri a basse sponde, portando a 60 il quantitativo totale di carri merci complessivamente ceduti.

Successivamente si ha un utilizzo sempre più ridotto dei carri, tanto che nel 1960 sono alienati, probabilmente per demolizione, 98 carri merci a due assi (58 a basse sponde, 11 del tipo ad alte sponde e 29 chiusi), restando in servizio solo 56 carri a due assi (31 a basse sponde, 9 ad alte sponde e 16 chiusi).

Oltre ai carri merci a due assi, la ferrovia dispone, a partire dal 1928, anche di quattro carri pianale a carrelli, adibiti normalmente al trasporto delle rotaie, ricavati utilizzando i telai e i carrelli delle rimorchiate gruppi 60-70, derivanti a loro volta dalla trasformazione di automotrici a vapore provenienti dalle ferrovie Fermo-Amandola e Sangritana. Un quinto pianale a carrelli appare costruito in epoca imprecisata su un telatio di una rimorchiata gruoppo 30.


Pianali a Genazzano; carri chiusi a Centocelle.

Carri merci

num.esercizio 0100/4/32/3 0101/2/5-14/6-31/50 0115/34/6/8-45/7-9 0103/51-61 0135/7/65-96 0197 0202-40 0241-52 0253-64 0314-48 0301-10
anno costruz. 1913 1911 1911-13 1913 1921 1913 1915 ant. 1922 1921
quantità 4 27 14 12 33 1 38 12 10 34 10
rodiggio 2
tipo (nota 1) P F L
lunghezza mm 7050 6050 6150 6230 7100 6800 6060 6560 6800
passo mm 2500 2200 2400 2200 2400 2500 2400
freni (nota 2) - a mano a mano con garitta a mano - a mano ad aria compr.
radiazione entro il 1982
 P, carro pianale; F, carro chiuso; L, carro a mezze sponde.

Carri per servizi ausiliari


Pianali a carrelli.


Pianali 4 e 5.

numeri esercizio 0146 0201 0199 Q1, Q2 Q3, Q4
anno costruzione 1913 1915 1913 1928*
rodiggio 2 2+2
lunghezza mm 6150 6800 6050 14100 10580
tara t 10,5 9,3
passo (passo carrelli) mm 2200 2400 2200 1200
interperno mm - 8280 6020
freni (nota 5) a mano -
note 1 2 3 4
* Anno di ricostruzione da pianale. 1. Carro scala ricavato da carro P. 2. Carro scala coperto ricavato da carro F. 3. Carro serbatoio ricavato da carro P. 4. Carri pianale a carrelli.(ex automotrici a vapore della ferrovia Portosangiorgio-Fermo-Amandola); il 4 è stato trasformato in carro diserbante nel 1981.

Locomotive a vapore

Per la costruzione della linea furono utilizzate quattro locomotive a vapore a tre assi accoppiati, parte delle quali rimase in servizio per qualche anno come riserva. Si trattava di macchine Borsig numerate 1, 2 del 1911 e 3, 4 del 1912; erano dotate anche dei nomi Roma, Genazzano, Frosinone e Fiuggi. Nel 1917 una macchina passò alla Società Anonima ferroviaria di Montepulciano (SAF) per la linea Montepulciano-Fontago, mentre le altre tre furono cedute nel 1925 alle ferrovie Calabro-Lucane (MCL), dove fecero servizio con i numeri 161-163; anche la macchina ceduta alla SAF passò in seguito alla MCL.


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rev. A 18/05/17