tram e trasporto pubblico a Roma

La rete urbana di autobus, rotabili

I Fiat 656 e 635

 

Nota. - Nel seguito si omettono, quando non necessari, i prefissi B, D, G utilizzati dall'azienda municipale per gli autobus fino 1946.

Fiat 656


Un 656 senza numero, che non sembra poter essere il 1501.

Autobus con alimentazione a gasolio, D.1501-1593

Allo scopo di dotare la rete di autobus di maggior capacità e di tipo moderno, l’ATAG avvia nel 1934 l’acquisto di due gruppi di autobus a due assi di produzione Fiat su telaio 656, con motore diesel Fiat 356 da 105 CV e cambio a quattro velocità, delle quali la seconda e la terza sono ad ingranaggi a denti obliqui (seconda e terza silenziose, come allora si diceva); caratteristico di questi autobus è il posto di guida a destra, in parte sopra il cofano del motore. Un primo Fiat 656-RNL prototipo, numerato 1501, entra in servizio nell’agosto 1933; l’anno seguente si avvia la consegna delle vetture di serie, la numerazione delle quali si fa reiniziare da 1501, dal momento che il prototipo è stato nel frattempo restituito alla Fiat. Si hanno le 37 vetture 1501-1573 con carrozzeria Fiat su telaio 656-RN, consegnate a partire dal dicembre 1934.


Fiat 656-RN con carrozzeria Fiat (vett. 1505).

Il gruppo sarà completato quattro anni dopo, nell’aprile 1940, da dieci altri analoghi rotabili: 1575-1579 e 1589-1593 con carrozzeria Garavini su telaio 656-RNL e il posto di guida completamente interno alla vettura e 1581-1587 con carrozzeria Fiat su telaio 656-RN identiche a quelle del 1933-34.


Fiat 656-RNL con carrozzeria Garavini (vett. 1589, 1577).

Sulla numerazione e su alcuni dati di tutto il gruppo 1500 c'è però una certa incertezza. Le vetture 656-RNL con carrozzeria Garavini sono date in numero di sei in un o.s. ATAG, ma lo stesso o.s. cita le sole 1589-1593 e non si capisce il motivo per cui la serie numerica debba essere stata divisa in due gruppi non adiacenti; d'altronde le uniche immagini disponibili di una vettura del primo gruppo, la 1577, la mostrano con cassa identica a quelle del secondo gruppo; è anche dubbio che le 1581-1587 fossero veramente 656-RN e non RNL.

Autobus con alimentazione a gasogeno, 1701-1747

Un secondo gruppo di 24 autobus analoghi 656-RNG, con motore tipo 656-G ad alimentazione a gasogeno a carbone Nostrum, gruppo 1701-1747, entra in servizio nel 1936; stante i risultati non brillanti dati dal gasogeno, tutti gli autobus saranno modificati con il montaggio di un motore diesel Fiat 356 entro il marzo del 1940.

Entrambi i gruppi sono dotati di servofreno a depressione agente sulle quattro ruote e di porte anteriore e posteriore a quattro ante a comando pneumatico, l’aria per il quale è fornita da un piccolo compressore azionato dal motore.


Fiat 656 a gasogeno (vett. 1703).

Fiat 635

D.901-925

Nell’aprile 1935 entra a far parte del parco autobus un ridotto gruppo di autobus a due assi su telaio Fiat 635, con motore diesel Fiat 355-C da 80 CV e cambio a quattro velocità; si hanno sette vetture di tipo 635 RNL, 901-913 e sei di tipo 635-RN, 915-925. Tutte le vetture hanno servofreno a depressione agente sulle quattro ruote; la carrozzeria è dotata di porte anteriore e posteriore a quattro ante a comando pneumatico, l’aria per il quale è fornita da un piccolo compressore azionato dal motore. Per motivi non noti, queste vetture non soddisfano l’ATAG; i 635-RN sono già radiati dal servizio nell’ottobre dello stesso anno e sono ceduti all’azienda di trasporto di Firenze; i 635-RNL saranno radiati nel maggio dell’anno seguente.

Fiat 656 a tre assi

D.3501-3527, 3529-3577

Nel 1940 l’ATAG si rivolge alla Fiat per l’acquisizione di un lotto di autobus a tre assi su telaio 656-RNA2, che entrano in servizio in due serie, differenti per il costruttore della carrozzeria: la prima serie, 3501-3527 con carrozzeria Garavini dal novembre 1940, e la seconda, 3529-3577 con carrozzeria Viberti consegnata entro il 1942; entrambe le serie sono equipaggiate con motore diesel Fiat 356 da 105 CV e cambio meccanico a quattro velocità. Tutti gli autobus hanno doppio ponte differenziale posteriore e freno idropneumatico Marelli (freno ad azionamento idraulico comandato ad aria compressa) agente sulle sei ruote; l’impianto pneumatico è doppio, con compressori separati per il freno e per il comando delle porte anteriore e posteriore a quattro antine.


Fiat 656-RNA a tre assi con carrozzeria Garavini (vett. 3511)...


...e analogo con carrozzeria Viberti (vett. 3529).

Autobus Fiat 635 e 656

num. eserc. q.tà anno# telaio assi carrozz. motore alim.* pot. CV lungh. mm tara t. nota
D.901-913 7 1935 Fiat 635-RNL 2 Fiat Fiat 355-C D 80 8300 6,8 1
D.915-925 6 Fiat 635-RN 7980 6,7
D.1501 1 1933 Fiat 656-RNL FIAT 356 105 10000 7,9 2
D.1501-1573 37 1934 Fiat 656-RN 9450 8 3
D.1575-1579 3 1940 Fiat 656-RNL Garavini 9870 8,4
D.1581-1587 4 Fiat 656-RN? Fiat 9450 8
D.1589-1593 3 Fiat 656-RNL Garavini 9870 8,4
G.1701-1747 24 1936 Fiat 656-RG Fiat Fiat 656-G G 9450   4
D.3501-3527 14 1940 Fiat 656-RNA2 3 Garavini Fiat 356 D 11970 11 5
D.3529-3577 25 1942 Viberti 11900

Note alla tabella.

* Sistema di alimentazione alle origini.

  1. Le vetture 919-923 sembrano aggiunte successivamente alle prime. Per motivi non noti l'ATAG preferisce liberarsi di queste vetture nel giro di breve tempo. Le unità 915-925 sono vendute all'ATAF di Firenze.
  2. Prototipo per il successivo gruppo di Fiat 656; non sembra aver mai fatto servizio regolare. Restituito successivamente alla Fiat, il suo numero è assegnato alla prima vettura del gruppo di serie.
  3. Vetture rimaste in servizio, in parte, fino al 1957; 1553 e 1567 dotate di nuova carrozzeria nei primi anni Cinquanta.
  4. Vetture fornite con alimentazione a gasogeno (tipo Nostrum), convertite per alimentazione a gasolio nel 1940 e rimaste in servizio, in parte, fino al 1958, modificate per iniezione diretta.
  5. Vetture rimaste in servizio, in parte, fino al 1957; vettura 3577 rinumerata 3575 (numero nel frattempo reso disponibile dalla demolizione della 3575 di origine) nel 1949, all'arrivo del gruppo 3577-3599.

Nel 1956 la vettura 3523, radiata dal servizio, fu riutilizzata dall'ATAC quale carro attrezzato per la propria banda musicale e per la sua celebre (almeno allora) orchestra delle fisarmoniche, principalmente composta da giovanissimi. La corsia viaggiatori della vettura (salvo una piccola parte destinata agli operai al seguito), fu sostituita da un cassone con coperture rimuovibili, nel quale erano contenute le strutture che consentivano a sei operai di montare uno spettacolare palcoscenico a semicerchio in circa cinque ore.


La 3523 trasformata in carro spettacoli.

Immagini addizionali
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rev. B 21/04/20