tram e trasporto pubblico a Roma

La rete tramviaria urbana

Dal 1930 alla seconda guerra mondiale

Dopo la riforma

Anno 1930

Il 1° gennaio 1930 si avvia la riforma tramviaria, che vede le linee tramviarie eliminate dal centro della città, sostituite da linee di autobus. E' istituita una linea circolare, detta Circolare Interna per distinguerla dalla circolare esterna, una linea al momento in progetto. La Circolare Interna consta di un percorso ad anello a doppio binario, che tocca i nodi di traffico stabiliti dalla riforma tramviaria, percorso nei due sensi dalle linee CD, Circolare Destra, e CS, Circolare Sinistra; la CD percorre l'anello in senso orario, la CS in senso antiorario.

Dopo la riforma le linee tramviarie appaiono ridotte a ventiquattro radiali, mentre sono poste le basi della seconda linea circolare più esterna, alcuni tronchi della quale sono già presenti e denotati da numeri con prefisso letterale. La lunghezza di impianto della rete è di circa 100 km con una lunghezza di esercizio di 160 km.

Linee tramviarie introdotte il 1° gennaio 1930

linea percorso linea percorso
1 p.le di p.te Milvio-p.le Flaminio 18 p.ta Latina-p. S. Maria Maggiore
1P p.le di p.te Milvio-Due Ponti 20 v.le Giotto (ang. v. L.B. Alberti)-p.te Garibaldi
2 v. Bertoloni-p.le Flaminio 23 bas. S. Paolo-p.te Garibaldi
3 v. Bertoloni-v. XX Settembre (Ministero delle Finanze) 27 p. F. Biondo (staz. Trastevere)-p.te Garibaldi
4 Villa Felicetti-p. Indipendenza 29 Monteverde (v. A. Poerio)-p.te Garibaldi
5 p. Verbano-p. dei Cinquecento 31 p.ta S. Pancrazio-p.te Garibaldi
7 c.so Sempione (Monte Sacro)-v. XX Settembre 32 staz. S. Pietro-p.te Vitt. Emanuele
7L c.so Sempione-c.so Sempione 34 Forte Braschi-p.te Vitt. Emanuele
8 quart. Italia (v. Lucca)-p. dei Cinquecento 34 b. Madonna del Riposo-p.te Vitt. Emanuele
10 Portonaccio-v. Marsala (staz. Termini) 35 Monte Mario-p. Cavour
11 p.le Verano-p. S. Maria Maggiore 35 b. Parco di Monte Mario-p. Cavour
12 Acqua Bullicante (v. Prenestina)-p. S. Maria Maggiore 36 quart. Trionfale-p. Cavour
15 p. S. Croce-v. XX Settembre (Ministero delle Finanze) 37 p. Bainsizza-p. Cavour
16 v. Mondovì-p. S. Maria Maggiore 37 b. p. Mazzini-p.te Vitt. Emanuele
F33 p. S. Pietro-p.le Flaminio CD p.le Flaminio-p. dei Cinquecento-Colosseo
-p.te Garibaldi-p.le Flaminio
N26 p.le p.ta Pia-v. Galvani-Testaccio CS percorso della CD in senso inverso
P11 p. Cavour-Verano b barrato

Dettagli dei percorsi


Ponte Milvio, linea 1.


Via Volturno, linea 5 [677); v. Campania, circ. interna [544].


La circolare interna a p.te Vittorio

Dopo un iniziale periodo di assestamento, la riforma si rivela nel complesso riuscita, anche se, come abbiamo notato, un po' troppo drastica e la rete tramviaria da quel momento rimarrà sostanzialmente invariata, come struttura, fino alle olimpiadi del 1960.

Il primo aggiustamento alla riforma si ha il 14 gennaio 1930, con una variazione di itinerario della linea 15 che è deviata per via Merulana verso piazza dei Cinquecento.

Il 1° febbraio è aperto all'esercizio un tronco della futura circolare esterna, denominato C15, dalla piazza di Santa Croce al Colosseo Dalla stessa data la linea 36 è rinforzata da una 36 barrato con capolinea in piazza della Libertà in luogo di piazza Cavour; il capolinea della linea 4 è portato da piazza Indipendenza a piazza dei Cinquecento.

Dal 1° giugno sono istituite tre linee straordinarie per il collegamento con la stazione della ferrovia Roma-Ostia:

Le tre linee sono tutte contrassegnate, sulle tabelle, dalla lettera O (che starebbe per Ostia) e recano sotto le indicazioni dei percorsi.

Il 16 luglio è modificata la rete di Monte Sacro, con l'apertura del collegamento tra viale Jonio e via Monte Bianco attraverso le vie Monte Cassino e dei Giovi. Si ha ora un itinerario circolare unico che è percorso dalle linee 7L nero e 7L rosso.

Una nuova linea per il quartiere Garbatella è istituita dal 28 ottobre, la 22 che da via Claudia (Colosseo) raggiunge la Garbatella.

La linea 22 interseca, in v. Pellegrino Matteucci, una serie di raccordi ferroviari tra gli impianti FS della stazione Ostiense e la ferrovia Roma-Lido della STFER, i mercati generali ed alcune fabbriche locali. All'apertura dell'esercizio della linea 22, quest'ultima, nel tratto interessato, è a semplice binario e l'incrocio è armato con rotaie mobili tipo Grengel dotate di cerniere alle estremità, che sono semplicemente posate, all'occorrenza, sulle rotaie ferroviarie e possono esserne tolte al passaggio dei treni ferroviari.


In questa immagine di v. P. Matteucci (ingrandire per vedere i particolari) si notano tre raccordi ferroviari che tagliano la linea tramviaria, uno a destra per i mercati generale e due a sinistra per impianti industriali.

Anno 1931

Dopo la riforma

La riforma tramviaria del 1930 prevede l'istituzione di una seconda linea circolare, detta Circolare Esterna, su un percorso più esterno della Circolare Interna in esercizio dal 1° gennaio 1930. In attesa di completare la costruzione della nuova circolare, alcuni tronchi della stessa sono messi in servizio sui binari esistenti:

Il servizio sulla Circolare Esterna è avviato il 21 aprile con un itinerario ad anello percorso nei due sensi dalle linee contraddistinte dalle sigle ED (Esterna Destra) ed ES (Esterna Sinistra) in caratteri rossi, tabelle che caratterizzeranno le strade di Roma fino agli anni Sessanta.

Con l'istituzione della circolare esterna si hanno altre importanti variazioni nell'assetto della rete tramviaria dell'ATAG. Accanto alla linea 10 che raggiunge la via Tiburtina da piazza Indipendenza, è istituita la linea 10 rosso sempre da piazza Indipendenza al Verano, ma percorrendo la via San Martino della Battaglia. E' anche istituita la linea 26 dall'incrocio del lungotevere dei Pierleoni con via di Monte Savello ad un anello capolinea posto di fronte al mattatoio; infine il capolinea esterno della linea 2 è spostato a piazza Cavour ed è raggiunto attraverso il ponte del Risorgimento, piazza della Libertà e via Federico Cesi.


La circolare esterna in v.le Aventino.

Alcune linee sono limitate o deviate: la linea 15 è rinumerata in 17 e limita il suo itinerario alla tratta da via XX Settembre (Ministero delle Finanze) al piazzale di porta San Giovanni; la 23 è deviata per i lungotevere fino a Monte Savello, dove termina anche la linea 26. La linea 22 è momentaneamente limitata con un capolinea a porta San Paolo anziché a via Claudia, ma il 1° settembre successivo sarà riportata al Colosseo.

Infine, è soppressa la linea 20, come sono anche soppressi i tronchi provvisori di circolare esterna P11 ed N26, mentre gli analoghi C15 ed F33 divengono linee ordinarie con i numeri 15 e 33.

Il servizio tramviario sui binari della STFER per Capannelle, che nel precedente anno 1930 era stato sostituito da un servizio di autobus, è invece ripristinato dal 21 aprile 1931, sulla linea sulla v. Appia Nuova fino a Capannelle che è ora quasi tutta a doppio binario (ad eccezione di brevi tratti all'Acqua S. e Tavolato). Il servizio è svolto da due linee, una in partenza da p. Buenos Ayres per v.le della Regina-v. Lancisi-p. Indipendenza-v. Cavour e Colosseo e l'altra in partenza da v. Carrara (p.le Flaminio) per ponte Margherita, ponte Vittorio Emanuele, ponte Garibaldi e v. dei Cerchi.

Dal 1° agosto la linea 11 è limitata, dal piazzale del Verano, ad un anello installato di fronte al fabbricato dello scalo merci della ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone (SFV) alla fine del viale dello Scalo di San Lorenzo e non percorre quindi più le vie dei Reti, dei Sabelli e del Verano.

Il 1° settembre la linea 8, che da piazza dei Cinquecento raggiunge il capolinea detto quartiere Italia all'incrocio delle vie Catania e Lucca, è deviata da via Bari sui nuovi impianti per via e largo Catanzaro fino a piazza Bologna. Simultaneamente la precedente linea 8 è rinumerata in 9. Sempre il 1° settembre è aperto l'esercizio di un anello terminale nel quartiere Appio, costituito dalle vie Mondovì, Stabia e Solunto, sul quale è fatta terminare la linea 16. Il binario tronco in via don Orione, ex via Mondovì, quasi all'incrocio con la via Appia Nuova, rimarrà in sito, inutilizzato, fino agli anni Sessanta.

Il 10 ottobre si deve registrare, purtroppo, una prima sostituzione di autobus al tram, con la linea 234 su parte del percorso della linea tramviaria 34 e precisamente sulla parte esterna, oltre la Madonna del Riposo; la restante parte della linea, corrispondente alla 34 barrato, è ora rinumerata semplicemente 34. La sostituzione dell'autobus al tram sarà però, almeno per il momento, solo temporanea, in quanto troveremo la linea 34 nuovamente prolungata al Forte Braschi dal 1° agosto 1933, insieme con il ripristino della 34 barrato limitata dapprima al bivio tra la via Aurelia e la via della Pineta Sacchetti e successivamente (4 luglio 1934) a piazza Irnerio.

Dal 2 novembre si ha una parziale inversione dei percorsi tra le linee 3 e 4. La linea 3, dal viale Rossini, è instradata per via Mercadante e largo Ponchielli, utilizzando il nuovo scambio di raccordo posto tra via Bertoloni e viale Rossini; dal 2 gennaio dell'anno successivo sarà prolungata da via XX Settembre (Ministero delle Finanze) a piazza dei Cinquecento. La linea 4 dal viale Liegi è instradata per via Cimarosa fino al largo Ponchielli e le tabelle indicano ora quale capolinea esterno la via Eleonora Duse, in luogo di Villa Felicetti. Dalla stessa data è anche attivo il prolungamento della linea 5 da piazza Verbano a piazza Crati, dove i treni effettuano una manovra di regresso per l'inversione di marcia su un triangolo. Simultaneamente è istituita la linea 5 barrato sul precedente percorso della 5, linea che sarà soppressa nel settembre successivo.

Il 1° dicembre vede l'istituzione della linea 14, da piazza dell'Esquilino a piazza Lodi; essendo inoltre stati completati gli impianti per le vie della Navicella, Gallia ed Etruria, è istituita una linea 18 dal Colosseo a via Mondovì già utilizzato dalla linea 16, rinumerando simultaneamente la precedente 18 in 19.


Piazza dei Cinquecento, linea 4; v.le Medaglie d'Oro, linea 35 [2013].

Anno 1932

Ancora una inversione nella numerazione di due linee si ha dal 1° marzo 1932, quando la linea 17 è prolungata dalla piazza San Giovanni, attraverso il largo Brindisi, a via Taranto con capolinea su un triangolo all'incrocio con via Pescara, ed è rinumerata 16, mentre la precedente 16 diviene 17.

Il motivo di queste inversioni di numero (15 e 17, 8 e 9, 16 e 17, 18 e 19), che certamente avranno confuso l'utenza, va ricercato nella solita mentalità ingegneristica dell'ATAG, che vuole le linee tramviarie numerate in successione ruotando in senso orario intorno al centro storico della città.

Dal 22 maggio è istituito un servizio di rinforzo alla circolare esterna per la stazione della ferrovia Roma-Ostia, con due linee limitate a porta San Paolo, in partenza da piazza Vittorio Emanuele e piazza Risorgimento.

Dal 25 ottobre al 6 novembre l'ATAG esercita un servizio speciale per il Verano con l'istituzione di una linea da via Marsala angolo via Solferino a Portonaccio, prolunga la linea 11 dal viale dello Scalo di San Lorenzo per via dei Reti al Verano e rinforza il servizio delle linee 9, 10 nero e 10 rosso, ED, ES. Il 14 dicembre, al capolinea della linea 10 al Verano, è in sosta una vettura d'aspetto per il ricovero degli utenti in attesa del tram, che è portata sul posto alle 5 e 45 del mattino e riportata in deposito alle 23 e 30.


Piazza Crati, capolinea della 5; v.le Liegi [2009], 17-VI; v. Tiburtina.

Anno 1933

Dal 16 gennaio si ha un miglioramento del collegamento tramviario con il quartiere Monte Sacro, prolungando la linea 7 da via XX Settembre (Ministero delle Finanze) a piazza dei Cinquecento; il successivo 1° maggio l'itinerario della precedente linea 7 sarà riattivato come linea 7 barrato.

Il servizio interno in Monte Sacro è modificato sopprimendo le linee circolari 7L nero e rosso ed istituendo due linee separate: la circolare 7A da corso Sempione e la 7B, non circolare, da corso Sempione a viale Jonio. Sembrerebbe quindi che sia abbandonato il binario di ritorno da viale Jonio per via Monte Bianco e viale Carnaro.

Sempre il 16 gennaio la linea 15 è prolungata dal Colosseo a piazza Lodi, la linea 31 è prolungata da porta San Pancrazio lungo il viale delle Mura Gianicolensi fino all'incrocio con la via Calandrelli.

In febbraio è istituita la linea 12 barrato (1° febbraio), un servizio limitato della 12 da piazza dell'Esquilino al piazzale Prenestino; è variato l'instradamento delle linee 36 nel quartiere Trionfale e 33 da piazzale Flaminio per piazza Cavour fino a San Pietro; la linea 35 crociata, un servizio sussidiario della linea 35, è esercitata per tutta la giornata.

Numerose le novità dal 21 aprile. La linea 10, in luogo di percorrere via dei Mille in partenza da piazza Indipendenza, è portata ad un capolinea tronco nella parte alta di via Marsala, via che è poi percorsa fino a riprendere l'antico itinerario all'incrocio con il viale Castro Pretorio. Sono istituite due linee per il collegamento della stazione della ferrovia Roma-Ostia a porta San Paolo, con esercizio limitato alla stagione estiva: la L7 dal piazzale di Porta Pia per piazza dei Cinquecento e la L36 per ponte Vittorio Emanuele e ponte Garibaldi. E' istituita la nuova linea 28 in partenza dal ponte Garibaldi per la circonvallazione Gianicolense, transitando davanti all'ospedale del Littorio (oggi San Camillo). Si ha infine il prolungamento della linea 9 dal capolinea di via Catania angolo via Lucca per le vie Catania e della Lega Lombarda fino al piazzale delle Crociate.

Il 21 luglio è istituita la linea 35 barrato da piazza Cavour a via della Camilluccia ed è soppressa la 35 crociata; la stessa 35 barrato sarà limitata, nel gennaio 1936, al Parco di Monte Mario (ma sarà riportata alla Camilluccia dal 28 ottobre 1938).


Porta S. Paolo e Verano [2155, 2161], 10-XI; p. dei Cinquecento, linea 16 [388], 9-IX.


Portonaccio, capolinea 10 [341], 2-XI ; v. Marsala, capolinea 10, 1-XI; bas. S. Paolo, linea 23 [1035], 12-IX.

Dal 9 all'11 settembre 1933 (servizi ATAG per una manifestazione)

Anno 1934

Nel gennaio del 1934, a causa dei lavori interessanti la Mole Adriana, l'ATAG deve smontare il binario da piazza Pia, via Fosse di Castello, via di porta Castello e via Sforza Pallavicini, fino a via Crescenzio; di conseguenza è soppressa la linea 37 barrato, da piazza Pasquale Paoli a piazza Mazzini. Il binario sarà  reinstallato sulla tratta citata nel dicembre 1936. Alcune corse delle linee ED, ES, durante il periodo estivo, limitano la corsa alla stazione della ferrovia Roma-Lido (p.le di p.ta S. Paolo).

Dal 28 ottobre, a seguito dello spostamento del nodo Esquilino, è variato  il percorso della linea circolare interna tra via Cavour e la stazione Termini; dalla stessa data la linea 16 è deviata da via Merulana a Santa Maria Maggiore; la linea 17 è prolungata da piazza Esquilino al viale Principe di Piemonte. Ancora dal 28 ottobre, la linea 33 da piazzale Flaminio a San Pietro è soppressa ed è istituita un'altra linea 33 da piazzale Flaminio a via della Giuliana.

Anno 1935

Prime sostituzioni autobus al tram

Il 1° febbraio 1935 la linea 31 in Monteverde è rinumerata 29 barrato e modificata nel percorso ed è soppresso tutto il servizio su rotaia da porta Pia per Monte Sacro e nella parte interna del quartiere Monte Sacro. Chiude l'esercizio la linea tramviaria 7, da porta Pia a Monte Sacro; in sua sostituzione è attivata la nuova linea autobus 107, con un percorso di ben 8,190 km da p. Sonnino a c.so Sempione. Simultaneamente anche la linea autobus NB è prolungata da p.ta Pia per v. Nomentana fino a corso Sempione, sullo stesso percorso della 107. Sono anche chiuse le due linee tramviarie locali 7A e 7B nel quartiere Monte Sacro, sostituendole inizialmente con una variazione di percorso della linea autobus 207 e successivamente con le linee 208 e 209 (20 marzo).


La linea 7 barrata a p.ta Pia [2251]; la 7 sul p.te Tazio [2143] e a c.so Sempione.

L'istituzione delle lunghissime linee di autobus 107 ed NB costituisce un provvedimento in assoluto contrasto con gli obbiettivi che la riforma tramviaria del 1930, appena cinque anni prima, si era proposti; le linee 107 ed NB vengono a configurarsi come due collegamenti diretti dall'estrema periferia al centro storico della città, mentre i criteri della riforma vorrebbero il collegamento da Monte Sacro terminato al nodo di porta Pia. Anche l'assegnazione dei numeri 208 e 209 alle linee locali in Monte Sacro non segue lo schema di numerazione delle linee introdotto con la riforma.

A seguito della protesta degli abitanti di Monte Sacro e della parte esterna di via Nomentana, tutt'altro che contenti della nuova sistemazione, l'ATAG ritorna, almeno in parte, sulla sua decisione e dal 1° luglio 1935 è istituita una nuova linea 7 da v. XX Settembre a Monte Sacro attraverso p. Bologna, che sarà rinforzata da una 7 barrata in partenza da porta Pia istituita lo stesso giorno. La linea NB, ancora dal 1° luglio, limita a S. Agnese e le linee 107 barrata e 107 sono soppresse. Sei mesi dopo, nel gennaio 1936, sarà anche ripristinato l'esercizio tramviario nel quartiere di Monte Sacro, con l'istituzione di una linea 7P in sostituzione della linea autobus 208 (la 209 sarà opportunamente cambiata in 207).

Alla fine di giugno del 1935, seguendo quando fatto negli anni precedenti, l'ATAG annuncia l'istituzione, per l'estate in corso, di una serie di linee speciali da vari quartieri della città per porta San Paolo, allo scopo di semplificare l'utilizzo della ferrovia Roma-Lido: L1 da via Flaminia, L5 da piazza Verbano, L7 da corso Sempione, L18 da piazza Re di Roma.

Il 1° luglio l'ATAG apre all'esercizio numerosi e importanti raccordi e collegamenti nella rete, in primo luogo un collegamento, attraverso la via Eleniana, tra il capolinea di piazza di Santa Croce e porta Maggiore, collegamento che viene a costituire una via diretta fino a San Giovanni; simultaneamente è costruito un anello interessante la piazza e la via di Santa Croce e le vie Sessoriana e Sebastiano Grandis.

Sono realizzati un anello in p. Ragusa, collegato al doppio binario in v. Taranto, un raccordo tra v. Labicana e v. Merulana che permette l'instradamento verso v. Domenico Fontana alle vetture provenienti dal Colosseo ed un raccordo tra v. Albalonga e v. Etruria. L'anello di p. Ragusa permette il prolungamento a detta piazza, in prossimità della stazione FS Tuscolana, della linea 16. Dal 1° agosto sono abbandonati i binari che, diramandosi in via dei Reti, percorrono le vie dei Sabelli e del Verano fino al p.le del Verano. L'anello della Circolare Esterna è ampliato nel tratto tra il Verano e v.le Manzoni, transitando sallo Scalo di S. Lorenzo e S. Giovanni.

Durante lo stesso periodo l'ATAG provvede anche all'eliminazione di binari in vari punti della rete, tra i quali l'anello nel p.le Verano, utilizzato dalle vetture della linea 10 rosso che dovranno poi effettuare l'inversione di marcia a mezzo del regresso sul triangolo di immissione sull'anello, che resterà agibile; il raccordo, esistente in p. della Regina, con il tronco di servizio che conduceva, per le vie Alessandria e Alpi e la p. Caprera, alla piccola rimessa Caprera; parte del raccordo tra p. Risorgimento e v. Ottaviano (resta agibile il solo binario che consente l'immissione in v. Ottaviano in uscita dalla piazza); il raccordo a p. Sassari tra il binario in v. Lancisi, non più utilizzato dopo l'apertura all'esercizio della linea di v. Morgagni, e quello in v.le della Regina; il raccordo tra v. Sforza Pallavicini e v. Crescenzio.

Dal 1° agosto la linea 10 rosso è soppressa ed il suo itinerario è compreso in quello della linea 11, da piazza Indipendenza all'Esquilino. Sul nuovo impianto di via Eleniana sono instradate la linea 14 da piazza Lodi e la linea 17 da via Taranto. La linea 15, da piazza San Giovanni, transita per via Domenico Fontana e via Merulana.


Sulla via Flaminia prima di p.te Milvio; affollamento di tram alla stazione Termini.

Anno 1936

Il servizio tramviario in Monte Sacro, con l'istituzione della linea 7P in sostituzione dell'autobus 208 è ripristinato dal 20 gennaio; la linea riprende l'itinerario della precedente 7B, non circolare, in partenza da corso Sempione fino ad un capolinea posto in viale Jonio all'incrocio con via Monte Cassino. Dal 20 luglio la linea è prolungata all'altro lato di corso Sempione, sull'antico instradamento circolare della 7A.

Il 1° aprile 1936 è soppressa la linea 27 per la stazione di Trastevere, che risulta oramai duplicata dalla 28.

Durante il 1936 è smantellato l'anello tramviario delle vie delle Zoccolette e del Melangolo, nei pressi del ponte Garibaldi e come conseguenza, il capolinea delle linee 28, 29 e 29 barrato è spostato a piazza di Monte Savello (8 luglio); è invece completato il raddoppio del binario della linea 34 fino alla Pineta Sacchetti, mentre resta a binario unico con raddoppi di precedenza l'ultima tratta fino a Forte Braschi (5 agosto).


Piazza Rusticucci, linea 34 barr. [349].

Anno 1937

Lo sviluppo della rete tramviaria segna ora un arresto, al quale seguirà purtroppo un arretramento: alla concorrenza sempre più temibile dell'autobus si aggiunge, a partire dal 1937, quella del filobus che si presenta sulla rete di Roma con la linea 137 l'8 gennaio del 1937.

L'ATAG riprende a considerare la radiazione del tram dall'itinerario su v. Nomentana e in Monte Sacro. Il primo segno di questa decisione è la soppressione, questa volta definitiva, della linea 7P interna di Monte Sacro, sostituita dal servizio di autobus 207 rosso dal 30 marzo 1937; dallo stesso giorno, con la scusa di alcuni lavori stradali in v. Nomentana, le linee tramviarie 7 e 7 barrata sono limitate a S. Agnese, dove è installata una interconnessione per l'inversione di marcia proprio di fronte alla fontana dell'Acqua Marcia, mentre è istituita la linea di autobus 107 rosso da S. Agnese a Monte Sacro. L'effettiva e definitiva sostituzione dell'autobus al tram per Monte Sacro è del 9 maggio, con la soppressione della linea 7 barrato e il prolungamento della linea di autobus 107 rossa a v. XX Settembre (Ministero delle Finanze).


Il 5 alla stazione Termini.

Nel giugno del 1937 riprende il servizio tramviario dell'ATAG per le corse a Capannelle, che oltre San Giovanni si svolge su binari della STFER; anche se le disposizioni sono al solito ferree e tassative, le cose si sono un po' semplificate dato che nel frattempo la STFER è passata alla presa di corrente ad archetto o a pantografo e non necessitano più le motrici ATAG con doppio sistema di presa di corrente.

Il 1° ottobre, con il completamento dei binari da via Britannia oltre piazza Tuscolo, è istituita una nuova linea tramviaria da piazza dei Cinquecento a piazza Zama. Alla nuova linea è dato il numero 19, rinumerando in 20 la precedente 19.


Porta Pia e p.ta Pinciana; la circolare interna esercitata con le nuove vetture articolate [5005, 5087].

Anno 1938

Nel 1938 sono in corso i lavori di sistemazione dei così detti Borghi, ossia Borgo Vecchio e Borgo Nuovo davanti a S. Pietro, seguendo un progetto che si completerà nel 1950 con la nuova via della Conciliazione al posto delle file di costruzioni dette spina di Borgo; in previsione delle notevoli variazioni di instradamento che si prevedono per le linee tramviarie, l'ATAG ha costruito un binario di collegamento da v. Fosse di Castello a p. Risorgimento, per le vie Vitelleschi e S. Porcari e la p. A. Capponi.

Dal 28 aprile è quindi variato l'instradamento della circolare esterna e della linea 32. La circolare esterna raggiunge piazza Risorgimento dalla piazza Pia attraverso l'itinerario prima accennato e non più da via di porta Angelica. Le altre linee, giunte in piazza Risorgimento da piazza Pia, passano in via di porta Angelica e raggiungono piazza Rusticucci e via del Sant'Uffizio.

Sempre a causa dei lavori presso San Pietro, la linea 34 che a partire dal 26 aprile è stata esercitata a mezzo di autobus, riprende l'esercizio tramviario sulla sola tratta da ponte Vittorio Emanuele alla via Aurelia, all'angolo con la via Porta Pertusa, dove è stata costruita una interconnessione per permettere l'inversione di marcia delle vetture; da questo punto in poi è esercitata con autobus; questa disposizione sarà di breve durata, dato che a partire dal 9 luglio l'intera linea tramviaria 34 sarà sostituita dalla linea filoviaria 134.

La 34 è la prima linea tramviaria della rete romana ad essere sostituita dal filobus e la seconda sarà la linea 5 da piazza Crati alla stazione Termini, che insieme alla 5 barrato (nuovamente istituita dal 28 gennaio 1937), è sostituita dalla linea filoviaria 105 il 28 ottobre 1938.


Stazione Termini, linea 8, 1-V; p.te Vitt. Emanuele, linea 32 [415]; v. Flaminia, linea 2 [315].

Anno 1939

Nel 1939 la circolazione attorno a p. dei Cinquecento è complicata dai lavori in corso per la costruzione della nuova stazione di Termini. E' soppressa la linea 10, mentre la 9 è prolungata a Portonaccio (4 dicembre).


A p.ta Portese, circolare esterna [2227, 2157], 14-VI.


V.le del Re, linee 28 [929], 14-VI e 29 [769, 661], 28-V; S. Giovanni, linea 19 [731], 18-V.

Il 30 dicembre 1939 (neve a Roma).

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rev. C3 31/12/20