tram e trasporto pubblico a Roma

Un possibile ammodernamento dei treni FIREMA della ex SRFN

del p.i. capotecnico elettronico Stefano Tassone

 

Sulla ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo circolano attualmente i seguenti tipi di convogli: nove U.d.T. tipo E84 urbane, di costruzione FIREMA C.E. 1986-95; due U.d.T. tipo E84A extraurbane, di costruzione FIREMA C.E. 1994; dieci U.d.T. tipo MRP236, di costruzione Costaferroviaria-ALSTOM 2001-10.

Del suddetto parco, i treni MRP236 sono di realizzazione relativamente recente e pertanto non necessitano di modifiche sostanziali.

I treni FIREMA E84 ed E84A invece, essendo di concezione base ancora valida ma oggi un po' datata da un punto di vista componentistico ed impiantistico, stante gli anni di progetto e costruzione, avrebbero bisogno, in sede di revisione generale, di alcuni interventi di ammodernamento tecnologico (oggi definito "revamping" o simile), atto a prolungarne la vita utile di almeno altri 20 anni circa, rendendoli ancora pienamente utilizzabili e al passo coi tempi. Sì suggeriscono pertanto le seguenti modifiche e migliorie.

  1. Sostituzione dell'originale equipaggiamento elettrico di trazione e frenatura, di tipo tradizionale reostatico, con un altro di tipo statico, quindi con controllo dei motori di trazione di tipo elettronico. Detto equipaggiamento potrebbe essere di due tipi:
    1. full-chopper, che consentirebbe il mantenimento degli attuali motori di trazione, del tipo in corrente continua eccitati in serie, con un intervento simile a quello eseguito (con ottimi risultati) su alcune elettromotrici serie MA.001-152 già della linea A della metropolitana di Roma;
    2. inverter, che obbligherebbe alla sostituzione degli attuali motori con altri di tipo asincrono trifase.
      Nel caso A, i vantaggi sarebbero in un minore costo impiantistico iniziale, mentre permarrebbero le limitazioni ed i difetti intrinseci dei motori in corrente continua, non ultima la manutenzione dei collettori. Nel caso B, invece, si avrebbero maggiori costi iniziali, mentre sarebbero maggiori i vantaggi conseguenti dell'adozione del binomio inverter-motore in c.a. asincrono trifase, ormai ben noti.
  2. Sostituzione delle originali porte a libro con altre di tipo ad espulsione e scorrimento esterno, con comando elettrico a bassa tensione oppure elettropneumatico.
  3. Sostituzione degli originali freni a ceppi con altri di tipo a disco. Tale modifica potrebbe essere integrata da un sistema di gestione tipo cross-blending, per una ulteriore ottimizzazione della frenatura stessa.
  4. Applicazione di un impianto di condizionamento dell'aria anche nei comparti viaggiatori, necessario principalmente sui treni E84A, di caratteristiche extraurbane e quindi destinati a percorsi più lunghi.
  5. Applicazione di un sistema di videosorveglianza interna e di controllo porte da parte del macchinista.
  6. Modifica del passaggio tra veicoli intermedi di una stessa U.d.T. per renderli utilizzabili anche ai viaggiatori.
  7. Sostituzione dei motocompressori di tipo alternativo con altri di tipo rotativo, più silenziosi ed efficienti.
  8. Eventuali altri adeguamenti alle recenti normative di sicurezza (es. cavi antifiamma, ecc.).
  9. Con le modifiche citate, questi treni non avrebbero bisogno di una loro sostituzione, consentendo per diversi altri anni un loro utilizzo ottimale.

Desidero dedicare questo progetto alla memoria del Perito Industriale Sergio Maestri, già capo tecnico all'officina di Catalano e dirigente della Roma Nord, che conoscevo personalmente: un ottimo tecnico ed una grande persona, che ha dedicato praticamente l'intera sua vita al servizio di questa ferrovia, con grande competenza e con notevole passione.


Home Page presentazione indice SRFN

rev. A 08/08/20